Bonus terme 2021: via alle prenotazioni, ma c’è già il picco di richieste

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08/11/2021

Bonus terme 2021: via alle prenotazioni, ma c’è già il picco di richieste

Bonus terme al via nella giornata di oggi 8 novembre 2021. A partire dalle ore 12h00 partiranno le prenotazioni effettive che potranno essere effettuate presso le strutture direttamente dai cittadini.

La domanda dovrà successivamente essere inoltrata tramite la struttura scelta (che dovrà però essere convenzionata) alla piattaforma informatica del governo. La lista delle strutture termali accreditate da Invitalia (in corso di aggiornamento) è disponibile visitando il sito bonusterme.invitalia.it, dove risulta presente un apposito elenco.

Bonus terme 2021: che cos’è e come funziona l’agevolazione destinata alle cure termali

Il bonus terme rappresenta uno sconto sul prezzo di acquisto dei servizi termali. Lo schema di riferimento della legge che ha avviato l’agevolazione prevede la possibilità di ottenere un’indennità fino al 100% del valore di spesa presso la struttura termale. Tra i vincoli c’è un tetto massimo al rimborso fissato a 200 euro. Il beneficio di welfare è strettamente personale.

Non risulta quindi cedibile a terzi, nemmeno se familiari. È inoltre svincolato dall’acquisto di ulteriori servizi accessori, come ad esempio i servizi alberghieri e di ristorazione. Il bonus può essere richiesto da tutti i cittadini maggiorenni. Dopo la richiesta effettuata tramite la struttura termale accreditata, ci saranno 60 giorni di tempo a disposizione per beneficiare dei trattamenti. Se si lascia scadere questo termine, sarà necessario procedere con una nuova richiesta.

Sullo sfondo dell’iniziativa, è però importante sottolineare che il beneficio è fruibile solo fino all’esaurimento dei fondi stanziati dal governo. Le coperture corrispondono a 53 milioni di euro e l’erogazione è garantita in base all’ordine di ricezione delle richieste.


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Quali servizi possono essere richiesti tramite l’indennità garantita dal bonus termale

Dal punto di vista pratico, molti cittadini si chiedono quali sono i servizi che è possibile utlizzare ottenendo il rimborso del bonus terme. L’elenco è disponibile all’interno della legge con la quale è stato approvato il provvedimento.

In particolare, è possibile beneficiare di tutte le cure idropiniche o inalatorie, della fangobalneoidroterapia, dell’idrocolon terapia e delle cure termali per la riabilitazione. Rientrano anche i servizi diagnostici, specialistici, estetici e i trattamenti benessere (ad esempio i massaggi).

Gli aspetti chiave del bonus terme: tempi, ammontare e spese eccedenti

Riepilogando gli aspetti chiave relativi al bonus terme, è opportuno specificare che non vi sono particolari vincoli di accesso e non è richiesta la presentazione dell’ISEE. Basta quindi essere maggiorenni e residenti in Italia. I cittadini sono tenuti a prenotare il servizio presso il centro termale convenzionato, specificando di voler usufruire del bonus terme.

La struttura provvede quindi a rilasciare un apposito attestato, da utilizzare entro 60 giorni. Lo sconto massimo applicato è di 200 euro. Qualora la spesa del servizio prenotato ecceda questa soglia, il cittadino è tenuto a effettuare il pagamento della parte eccedente in favore della struttura termale.


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Bonus termale alla prova del clic day: oltre 265mila voucher già richiesti

Secondo i conteggi risalenti alle prime ore della giornata sono stati già stati richiesti dai cittadini oltre 265mila voucher relativi al bonus terme. L’interesse è stato fin dall’inizio molto elevato e appare quindi probabile che i fondi stanziati dal governo saranno insufficienti rispetto alle domande effettive. A partire dalle 12h00 di oggi le strutture termali potranno inviare le richieste già accreditate sul sito di Invitalia.

Si profila quindi un clic day caratterizzato da un eccesso di istanze. Uno scenario che ha fatto esprimere forti perplessità dalle associazioni dei consumatori. Il Codacons protesta contro le regole alla base dell’operazione e l’esiguità degli stanziamenti effettivi. Per l’associazione “i 53 milioni di euro stanziati appaiono del tutto insufficienti, perché avremo solo 265mila fortunati che potranno beneficiare dell’incentivo considerando una spesa di 200 euro”.

Le strutture termali potrebbero mettere un tetto massimo alle prenotazioni

Stante la situazione, le associazioni di categoria plaudono all’iniziativa del governo. Si stima infatti che vi siano circa 500mila cittadini interessati potenzialmente a usufruire del beneficio. Il fenomeno rappresenta una vera e propria boccata di ossigeno per il settore termale, che per ovvi motivi è stato fortemente penalizzato dalle conseguenze della pandemia.

Nel corso del 2020 gli incassi del settore sono crollati fino al 90%, durante i periodi più difficili del lockdown. Grazie al bonus pubblico, molte strutture termali hanno ricevuto un picco di richieste, tanto che per alcune è stato inevitabile porre un tetto massimo agli ospiti.

Anche nei prossimi giorni sarà ancora possibile per i cittadini fare domanda, ma risulterà fondamentale capire se l’invio delle richieste a Invitalia esauriranno già nella giornata di oggi i fondi disponibili. La speranza di molti cittadini, così come degli operatori del settore, è di un ulteriore rifinanziamento della misura. In base a quanto già verificato, solo così sarà possibile soddisfare completamente tutte le richieste dei cittadini.

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