Concorso ASMEL Enti locali 2023, via al bando per lavorare nei Comuni: cos’è e come candidarsi

Autore:
Niccolò Mencucci
24/02/2023

Concorso ASMEL Enti locali 2023, via al bando per lavorare nei Comuni: cos’è e come candidarsi

Arriva un altro concorso pubblico, stavolta da parte di alcuni enti comunali. Si tratta del maxi bando Asmel, in cui si prevede l’assunzione di migliaia di persone, tutte con profili e stipendi ottimi.

È un periodo di grandi assunzioni da parte dell’amministrazione pubblica: enti, agenzie e aziende compartecipate stanno assumendo sempre più personale, pur di evitare il default amministrativo.

Come per tutti i concorsi pubblici, anche quello Asmel prevede una serie di requisiti chiave, necessari ai fini dell’iter di selezione. Vediamo come funziona, quali sono i requisiti e come fare domanda.

Concorsi pubblici 2023, assunzioni dall’Asmel

Il nuovo bando della Asmel permetterà l’assunzione di migliaia di persone entro la fine dell’anno, e tutte con la possibilità anche di essere assunti a tempo indeterminato.

Per la cronaca, Asmel è l’associazione per la sussidiarietà e la modernizzazione degli enti locali: si tratta di un’associazione a cui oggi hanno aderito oltre 4.000 Enti locali dislocati su tutto il territorio italiano. Con gli accordi siglati tra Asmel ed enti locali, nell’ultimo anno sono risultati 18.000 i candidati idonei che stanno partecipando ai 300 interpelli dei Comuni che hanno aderito all’accordo.

Per certi versi è forse il più grande concorso pubblico al momento indetto, forse secondo a quello dell’INPS per i servizi di assistenza sull’Assegno Unico.

Concorsi pubblici, le figure professionali

Il maxiconcorso Asmel prevede l’iscrizione presso il bando apposito. Una volta iscritto, si verrà registrati in appositi elenchi, diversi a seconda del profilo richiesto. Tutto ciò permetterà di venire chiamati a lavorare presso i Comuni che hanno aderito all’associazione.

I profili aperti per questo maxiconcorso pubblico riguardano soltanto i profili da funzionario B, C, D:

  • la posizione B è quella di funzionario tecnico,
  • la posizione C è quella di assistente tecnico-amministrativo,
  • la posizione D è quella di istruttore direttivo e funzionario amministrativo.

Nel caso di questo concorso pubblico, i titoli vanno dal direttivo informatico/agronomo, fino all’informatico e al direttivo (contabile, tecnico, di vigilanza…). Altre figure sono quello dell’esperto in rendicontazione, l’istruttore di vigilanza, il messo notificatore e il collaboratore amministrativo.


Leggi anche: Licenziamento durante malattia, è possibile? Cosa succede se si supera il limite

Concorsi pubblici, i requisiti

Ancora si dovrà aspettare prima di accedere al concorso pubblico dell’Asmel. I bandi sono in pubblicazione il 7 marzo 2023, e saranno due:

  • l’avvio alle nuove iscrizioni nei 15 elenchi già esistenti,
  • l’istituzione di altri 16 profili professionali.

Le figure in questione sono quelle meno specializzate, ovvero appartenenti alla posizione giuridica ed economica di tipo B3, come ad esempio l’autista di scuolabus, il tecnico giardiniere o falegname.

Ricordiamo che il bando annunciato per il 7 marzo 2023 potrebbe dare il via a un altro maxi piano di assunzioni presso i Comuni, come quello già previsto per il 2023.

In genere per questi concorsi è necessario avere il diploma di scuola superiore per le posizioni B, altrimenti servirà la laurea specialistica.

Concorsi pubblici, come fare domanda

Per poter partecipare ai concorsi pubblici dell’Asmel, non si dovrà seguire una procedura diretta, in quanto con l’iscrizione al concorso semplicemente verranno creati degli elenchi di idonei. Sarà poi il Comune a decidere, attingendo direttamente dagli elenchi per la rapida assunzione, della durata media di 5 settimane.

Per sapere di più sui requisiti da soddisfare, vi consigliamo di andare alla pagina degli avvisi pubblicati dall’associazione  e scaricarli di seguito, con tutti gli elenchi dei Comuni che hanno aderito.

La partecipazione prevede a sua volta un iter di selezione in cui si dovrà superare una prova scritta per essere inserito nell’apposito elenco, composta da 60 domande a risposta multipla:

  • 30 domande sulle materie specifiche al proprio profilo;
  • 25 domande su materie comuni;
  • 5 domande situazionali.

Per essere considerati idonei bisognerà raggiungere un punteggio almeno pari a 7 (su un totale di 10). Se si passerà l’esame, si verrà inseriti negli elenchi nazionale, e si rimarrà a disposizione degli enti per almeno 3 anni, fino alla cancellazione in caso di assunzione a tempo indeterminato.

Le foto presenti in questo articolo sono concesse in licenza a Giddy Up srl