Polizia di Stato 2023, concorso 6000 assunzioni Agenti civili: quando il bando e cosa fare

Arriva un altro concorso pubblico, quello della Polizia di Stato 2023, in cui si prevede l’assunzione di oltre 6.000 nuovi Agenti civili. Si tratta di una posizione lavorativa importante all’interno della Polizia di Stato, e proprio perché importante il Ministero dell’Interno ha disposto una serie di requisiti necessari ai fini di assunzione, oltre che per il superamento dell’iter selettivo.

Vi consigliamo di fare attenzione ai requisiti richiesti, e anche all’iter di selezione da seguire per poter arrivare alla graduatoria finale.

Polizia di Stato 2023, concorso 6000 assunzioni Agenti civili

Il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha assicurato l’apertura di un nuovo concorso pubblico, il Polizia di Stato 2023, per il quale verranno assunti nell’anno corrente almeno 6000 nuovi Agenti Civili.

La figura dell’Agente Civile è diventata essenziale in un periodo come questo, dove gli eventi criminosi a più livelli di gravità sono in costante aumento, e la percezione di sicurezza che i cittadini hanno è al minimo storico.

Non a caso lo stesso Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, ha voluto garantire un rafforzamento della sicurezza nazionale, partendo non solo dall’assunzione di 6000 nuovi Agenti Civili, ma anche all’assunzione di commissari e ispettori per la Polizia di Stato.

Polizia di Stato 2023, quando arriva il bando

Molti esponenti del Governo Meloni hanno richiesto l’apertura di nuovi bandi per rimpolpare la sicurezza nazionale. Di fatto, entro l’anno corrente il Ministero e le autorità competenti nella sicurezza e nell’ordine provvederanno all’apertura del concorso nazionale e di altri bandi di assunzione per garantire quante più risorse per la difesa del cittadino comune.

Per la precisione, lo stesso Ministro dell’Interno ha specificato che le 6000 unità saranno necessarie anche per evitare un grave crollo dell’organico in servizio, dal momento che entro la fine dell’anno si prevede la cessione del servizio per oltre 4.100 unità.

Tutt’ora la Pubblica Amministrazione ha gravi carenze di personale, a causa del blocco più che decennale delle assunzioni per tutto l’organico statale, non solo legato alla pubblica sicurezza.

Polizia di Stato 2023, cosa fare per accedere al bando

Per accedere al bando bisognerà attendere ancora la pubblicazione dei concorsi all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, disponibile direttamente sul sito istituzionale.

Oltre al sito principale, ci sono diversi forum e siti che rendono disponibile (e con un servizio più user-friendly) tutti i concorsi attualmente aperti, come Mininterno.it e concorsando.it.

Se volete conoscere nel dettaglio tutte le misure per le forze di polizia, vi consigliamo di consultare anche il decreto Milleproroghe: si stima infatti uno stanziamento di oltre 90 milioni di euro per l’assunzione di tutto questo personale.

Consigliamo di munirvi anzitempo di uno di questi strumenti di identificazione digitale, una volta avviati i bandi:

• SPID (Servizio Pubblico di Identità Digitale),
• CIE (Carta d’Identità Elettronica),
• CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

Polizia di Stato 2023, quali requisiti serviranno

Per accedere al bando Polizia di Stato 2023 bisognerà ancora attendere l’apertura ufficiale del concorso, ma è inevitabile che verranno richiesti diversi requisiti indispensabili per chi vuole farsi assumere come Agente Civile.

Anche se si prevede per il 2023 una serie di nuove procedure di assunzione semplificate per consentire un ingresso agevolato nel corpo della polizia di stato, e quindi prove decentrate e telematiche, senza questi requisiti base sarà impossibile accedervi.

• cittadinanza italiana,
• posizione regolare nei confronti degli obblighi militari,
• godimento dei diritti civili e politici,
• idoneità fisica.

Questi sono requisiti base, e solo per la figura di Agente Civile. Nel caso di figure più importanti, o per accedere a bandi da funzionario come quello per il Ministero della Giustizia, bisognerà avere anche un titolo di studio universitario, preferibilmente quello affine a studi forensi.

Infatti, come già accennato, il provvedimento legislativo ha previsto anche un rafforzamento degli organici dei direttivi e dei ruoli degli ispettori.

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