SPID, addio e chiusura già da Aprile? Arriva l’App Unica Nazionale: cosa sostituisce

Autore:
Valentina Simonetti
  • Esperta di Bonus, Fisco, Pensioni e Redditi
  • Autrice esperta di welfare ed economia aziendale
23/02/2023

SPID, addio e chiusura già da Aprile? Arriva l’App Unica Nazionale: cosa sostituisce

SPID: l’identità digitale utilizzata da 33 milioni di italiani potrebbe essere eliminata dal governo a favore di un servizio unificato di accesso tramite Carta di Identità elettronica e una App nazionale. Cosa cambierà da aprile e come funzionerà il nuovo sistema? Vediamo cosa succederà in caso di mancato rinnovo dei contratti con i gestori.

Identità digitale SPID: addio già da aprile?

Come già annunciato dal governo, nelle intenzioni per i prossimi mesi c’è anche quella di dismettere il sistema di richiesta dell’identità digitale SPID. Il sistema conta attualmente più di 30 milioni di utenti. Ha riscosso un grande successo, anche perchè negli anni la domanda per ottenere le credenziali è diventata una procedura sempre più semplice e oltretutto per molti gestori è anche gratuita.

Ma il dipartimento dell’innovazione vuole puntare su un altro tipo di identificazione unica. Si punta infatti a spingere tutti i cittadini a richiedere ed utilizzare la CIE la carta di identità elettronica per l’accesso a tutti i servizi online della pubblica amministrazione.

Per questo verrà creata una App unica alla quel tutti dovranno registrarsi per usufruire delle prestazioni offerte. Il problema è che il governo dovrà agire in tempi brevi, e cioè entro fine marzo. Perchè altrimenti ad aprile scadranno le convenzioni con i gestori privati e dunque si dovrà procedere ad un rinnovo obbligatorio in caso di ritardi nell’attuazione del nuovo piano.


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Perchè il governo non vuole rinnovare SPID e cosa succede dopo

Il piano del dipartimento innovazione del governo è quello di non voler più rinnovare le convenzioni già presenti con gli attuali provider di servizi di identità digitali. Questo perchè i gestori sono privati edi il rinnovo costerebbe allo stato più di 50 milioni di euro. Ovviamente quindi gestire tutte le identità in un unico sistema basato su gestione statale, come la Carta di Identità Elettronica farebbe risparmiare soldi pubblici.

Il problema però è rappresentato dal fatto che SPID ormai è una realtà per moltissimi utenti. L’accesso è semplice e di facile utilizzo anche per le persone che non hanno particolare dimestichezza con i computer. Il grande successo dell’identità digitale ha toccato i massimi proprio negli anni della pandemia da Covid, quando grazie alle credenziali uniche moltissimi cittadini hanno avuto accesso a servizi di grande importanza.

Infatti la digitalizzazione ha permesso a tutti di effettuare pratiche online su siti come INPS online ed Agenzia delle Entrate, di prenotare visite ed esami medici e soprattutto di richiedere bonus e prestazioni a sostegno del reddito direttamente da casa evitando lunghe file ed attese presso gli uffici pubblici. La carta di identità elettronica potrà garantire la stessa funzionalità? Vediamo quali sono le differenze tra i due sistemi di accesso.

Che differenza c’è tra SPID e CIE?

Se le credenziali SPID ormai sono diventate di comune utilizzo tra gli utenti per quanto riguarda quasi tutti i servizi pubblici, un sistema unico basato su una App e sulla sola carta di identità elettronica può rappresentare una valida alternativa? Secondo molti esperti, no. E questo per vari motivi. Primo perchè la CIE non è in possesso di tutti, e molti ancora hanno il documento cartaceo che non è scaduto. Questo significherebbe un obbligo di rinnovo, esclusivamente presso gli uffici anagrafe ed in presenza con tempi lunghi. Otre al costo di 16,79 euro.


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Inoltre la CIE necessita di PIN e PUK e per funzionare online il cittadino deve essere dotato di apposito lettore da usare collegato al computer. Unico punto forse positivo di questo passaggio potrebbe essere legato alla sicurezza. Infatti la Carta di Identità garantisce attualmente un livello di tipo tre, cosa che invece l’identità SPID non sempre arriva a coprire.

Identità digitale: App unica servizi, come funziona

Quando si attiverà questo nuovo piano digitale per l’accesso ai servizi unico, il governo dovrà rendere disponibile anche una nuova App da installare sullo smartphone. E questo fungerà da gestore unico per tutti i tipi di identità. Cioè contemporaneamente saranno riconosciute sia CIE, che CNS e SPID. Qusto per garantire una transizione più fluida nel frattempo che eventualmente tutti i cittadini si adeguino alla nuova procedura e facciano richiesta della Carta di Identità elettronica.

Questo quindi dovrebbe rassicurare gli utenti, perchè quello che è certo è che anche se l’intenzione del governo verrà mantenuta, e non si rinnoveranno le convenzioni con i gestori privati, ci sarà tempo per aggiornare l’identità ed il passaggio sarà graduale.

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