Vacanze, 10 milioni rinunciano per crisi economica e Covid-19: con variante Delta crollano le prenotazioni

Autore:
18/07/2021

I dati di un’indagine sulle vacanze degli italiani mostrano che la crisi economica dovuta alla pandemia pesa più che il rischio di contagio da Covid-19. Quasi 10 milioni di italiani rinunciano a partire. Con la variante Delta si moltiplicano le cancellazioni.

Vacanze, 10 milioni rinunciano per crisi economica e Covid-19: con variante Delta crollano le prenotazioni

Il covid-19 colpisce le vacanze degli italiani, ma a pesare non è solo la preoccupazione di contagio. A pesare fortemente su coloro che hanno scelto di rinunciare è stata la crisi economica dovuta alla pandemia. È quanto emerge da una recente indagine a opera di Demoskopika, con la quale si fa il punto della situazione rispetto al tema delle partenze. I dati emersi mettono in mostra una fotografia della realtà relativa al nostro Paese, facendo intravvedere allo stesso tempo le tensioni destinate ad acuirsi il prossimo autunno rispetto alla tenuta lavorativa ed economica.

Ma procediamo per ordine e partiamo da un dato importante. Rispetto a chi sceglie di non partire per le vacanze nel 2021, il 17% motiva la propria decisione per questioni puramente economiche.  Un ulteriore 5% spiega invece di voler rinunciare per via del rischio di contagio. Mentre a questi numeri va aggiunto un ulteriore 24% che ha già scelto di non spostarsi. Complessivamente, si ottiene che il 46% rinuncerà a partire durante l’estate.

Viaggi all’estero limitati, in pochi pensano a un viaggio internazionale

Rispetto invece al 54% di coloro che partiranno, nell’87% dei casi si tratta di persone che resteranno comunque in Italia. Anche in questo caso, a pesare è il coronavirus e la preoccupazione di restare bloccati all’estero (oltre al già citato rischio di contagio). Tra coloro che andranno all’estero, la maggior parte sceglierà una destinazione europea. Solo una piccola percentuale si dirigerà verso una meta internazionale. Complessivamente, emerge che circa la metà degli italiani ha deciso di saltare le vacanze.


Leggi anche: Licenziamento durante malattia, è possibile? Cosa succede se si supera il limite

Per quanto concerne il tipo di vacanza, circa il 60% ha optato per il mare mentre il 15% preferirà la montagna. La parte restante opterà per campagna, agriturismo o per una città d’arte. Vista la difficile situazione del momento, molti stanno optando per una vacanza all’aria aperta perché ritenuta più economica e sicura. Secondo l’Agenzia Nazionale del Turismo, il 50% dei vacanzieri ha scelto questa formula.

La variante Delta fa paura: partono disdette e cancellazioni

Il crescere della variante Delta potrebbe poi avere un ulteriore impatto negativo rispetto al quadro della situazione appena evidenziato. Le ultime stime della Fiavet indicano un crollo delle prenotazioni per l’estero dopo l’avviso della Farnesina sui viaggi oltre confine. Ma il timore resta elevato anche per la stagione turistica nella penisola.

Negli ultimi giorni si è infatti verificata una nuova frenata delle richieste, mentre cominciano a emergere le prime cancellazioni. Un elemento che ovviamente desta preoccupazione, visto che molte prenotazioni avveniva last minute. A pesare è anche il possibile ritorno di diverse Regioni in zona gialla. Si tratta di fattori che possono portare a far desistere chi era già indeciso rispetto ai propri programmi di vacanza delle prossime settimane.

Le foto presenti in questo articolo sono concesse in licenza a Giddy Up srl