Bonus porta blindata 2023, 6000 euro per una casa a prova di effrazione

Autore:
Niccolò Mencucci
17/01/2023

Bonus porta blindata 2023, 6000 euro per una casa a prova di effrazione

Col bonus porta blindata 2023 puoi avere fino a 6000 euro per rendere la tua casa a prova di qualsiasi effrazione.

Come il bonus sicurezza 2023, questo incentivo viene in aiuto a tutti coloro che si ritrovano in difficoltà per via della situazione in cui gravita il suo quartiere o paese, alla mercé di delinquenti o ladri.

Vediamo come funziona questo bonus, e quali requisiti sono previsti per richiederlo. E soprattutto da cosa si differenzia dal bonus sicurezza 2023.

Bonus porta blindata 2023, 6000 euro per una casa a prova di effrazione

Ufficialmente, sotto il nome di “bonus porta blindata 2023“, rientrano una serie di agevolazioni fiscale utili per l’acquisto di una porta blindata, e anche di altri dispositivi utili per la protezione della tua casa da effrazioni o rapine.

Essendo agevolazioni fiscali, sarà necessario seguire le regole previste da ognuna di queste, anche se è innegabile come rimanga obbligatoria la presentazione di tali agevolazioni tramite Dichiarazione dei Redditi.

Nel caso specifico del bonus porta blindata 2023, si potrà beneficiare di una riduzione delle tasse per un massimale di spesa fino a 6000 euro, purché riguardi l’acquisto esclusivo di una porta di sicurezza, blindata.

Parliamo di un tipo di porta non molto economica: i prezzi possono oscillare tra i 500 euro e 6.000 euro, a seconda delle caratteristiche della porta, le dimensioni, la classe e così via.

Come richiedere il bonus porta blindata 2023

Per avere il bonus porta blindata 2023 è necessario compilare la propria Dichiarazione dei Redditi, in rapporto ai redditi con i quali si è provveduto ad acquistare la porta blindata prevista dal bonus.

A titolo d’esempio, se si procede a fare la Dichiarazione dei Redditi 2023, potrai ottenere l’agevolazione fiscale solo sulle spese effettuate tra il 1 gennaio 2022 e il 31 dicembre 2022, ovvero il periodo di riferimento dei redditi da dichiarare.


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Se hai effettuato ulteriori spese dopo il 31 dicembre 2022, potrai richiedere l’agevolazione anche per il 2023, ma solo tramite Dichiarazione dei Redditi 2024.

Ricordiamo che la Dichiarazione dei Redditi si può presentare secondo Modello 730 (per redditi da lavoro dipendente o pensionato) o Modello F24 (per redditi da lavoro autonomo).

Inoltre dovrai presentare una serie di documentazioni relative a fatture, bonifici e pagamenti tracciabili, così da certificare l’effettiva spesa relativa all’acquisto e all’installazione della porta blindata.

Bonus porta blindata o sicurezza? Ecco le differenze

Come accennato all’inizio, il bonus porta blindata 2023 ricorda a tratti il bonus sicurezza 2023. In realtà i due incentivi economici sono abbastanza simili tra loro, perché entrambi:

  • permettono una detrazione fiscale su un massimale di spesa;
  • sono previsti per l’acquisto di prodotti o dispositivi per la sicurezza.

Le differenze tra i due bonus sono per lo più di natura fiscale:

  • il bonus porta blindata 2023 ha un massimale di spesa di 6000 euro, ed è previsto per l’acquisto di una porta blindata;
  • il bonus sicurezza 2023 ha un massimale di spesa di 96000 euro, ed è previsto per una serie di prodotti.

Infatti il bonus sicurezza 2023 è previsto per:

  • l’installazione dell’antifurto,
  • la sistemazione di grate, finestre e recinzioni,
  • l’installazione di dispositivi di videosorveglianza,
  • l’installazione di casseforti,
  • la sistemazione delle recinzioni o di tapparelle.

Altre agevolazioni da richiedere nel 2023

Oltre al bonus porta blindata 2023, non mancano i bonus che si possono richiedere per mettere in sicurezza la propria casa, anche da altri agenti “minacciosi”, oltre a malintenzionati e ladri.

Altri bonus che si possono richiedere sono:

Come già accennato, il bonus sicurezza 2023 è previsto come detrazione fisale al 50% con un limite massimo di spesa di 96.000 euro. Si può richiedere anche in concomitanza con l’Ecobonus se si stanno eseguendo degli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici. In tal caso, il limite di spesa massima è pari a 60.000 euro.


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