Canone Rai 2023: come non pagarlo legalmente? Chi ha diritto all’esenzione e costo

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20/03/2023

Canone Rai 2023: come non pagarlo legalmente? Chi ha diritto all’esenzione e costo

Molti italiani farebbero volentieri a meno di pagare il canone Rai, ma evitare di corrisponderne l’importo non è proprio semplice. In ogni caso, i metodi per non pagare il canone Rai ci sono, occorre soltanto seguire alcuni semplici consigli.

Introdotto nel 1938, il canone Rai serviva inizialmente a finanziare le trasmissioni radiofoniche. In un primo momento, infatti, doveva essere corrisposto da chi possedeva una radio in casa, per il fatto stesso di averne una.

In un momento successivo, con l’avvento della televisione, il canone Rai venne esteso anche a chi possedeva un televisore. Non averne uno, quindi, ci esonera dal pagamento del canone Rai, anche perché, al giorno d’oggi, guardare la TV con mezzi diversi dall’antenna tradizionale, è molto semplice.

Dallo streaming video fino ai casi di alcuni soggetti particolari, vediamo dunque com’è possibile non pagare il canone Rai nel 2023.

Non pagare il canone rai: con lo streaming si può

Chi non possiede un apparecchio che può captare le Radiofrequenze RF, non deve pagare il canone Rai. Queste frequenze si captano con la tradizionale antenna TV quindi, se non abbiamo un’antenna TV installata e non possediamo un televisore con decoder digitale terrestre, non dobbiamo pagare il canone Rai.

Per continuare a vedere la TV, è sufficiente dotarsi di una buona connessione internet a banda larga e un buon PC con cavo HDMI, mediante il quale collegare il PC a un monitor. Anche alcuni monitor smart sono abilitati a navigare su internet, permettendo di accedere facilmente a Rai Play, Mediaset Infinity e tutti gli altri siti in cui è possibile vedere la TV in streaming web.


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Ad ogni modo, parimenti efficace risulta collegare un semplice smartphone a uno schermo smart con Bluetooth, per vedere ogni canale in chiaro via internet. A questo proposito bisogna precisare che alcuni particolari programmi non sono raggiungibili in streaming. Un esempio è dato dalle partite calcistiche in diretta TV.

Tuttavia, per vedere comunque questi spettacoli, è possibile adottare altri metodi alla portata di tutti. Infine, per usufruire dello sconto del canone nella bolletta telefonica, occorre effettuare richiesta all’Agenzia delle entrate.

Esenzione canone Rai: come richiederla

I metodi per richiedere l’esenzione del canone Rai sono due. Il primo prevede l’invio di una raccomandata A/R all’indirizzo:

Agenzia delle entrate – Direzione Provinciale I Torino – Ufficio Canone TV – Casella postale 22 – 10121 Torino.

All’interno della lettera bisognerà accludere il modulo preposto dall’Agenzia delle entrate debitamente compilato. Il modulo, presente alla sezione del sito dell’Agenzia delle Entrate, è diverso per ogni caso particolare.

Se si preferisce effettuare domanda online, è possibile inviare il medesimo modulo all’indirizzo pec “[email protected]”. Vediamo adesso quali sono gli altri casi in cui il canone Rai non è dovuto.

Canone Rai: altri metodi legali per non pagare

Alcuni soggetti, a prescindere che possiedano o meno un televisore, sono esonerati dal pagamento del canone Rai per il loro particolare status. Tra questi si comprendono:

  • Negozi che vendono e riparano TV;
  • Militari presenti nel territorio italiano appartenenti alle forze Nato;
  • Anziani che abbiano più di 75 anni e reddito (anche congiunto) più basso di 8.000 euro;
  • Militari che si trovano in una struttura delle Forze Armate Italiane.

Inoltre, quando si attiva un’ utenza elettrica nuova, è possibile ottenere l’esenzione dal canone Rai fino all’ultimo giorno del mese successivo all’attivazione. Inoltre, se non si può avere l’esenzione entro la prima bolletta, sarà possibile avere un rimborso successivamente.


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Infine si ricorda che i soggetti in possesso di una seconda casa, possono pagare il canone soltanto una volta. Per la seconda casa, quindi, il canone Rai non è mai dovuto, e la bolletta elettrica dell’immobile sarà libera da quella piccola rata che, nel corso dei mesi, ci costa ben 90 euro complessivi.

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