Debito pubblico: Bankitalia certifica il nuovo record con il tetto di 2680 miliardi ad aprile 2021

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16/06/2021

La Banca d’Italia certifica il nuovo record sul debito pubblico. Nel mese di aprile 2021 sono stati superati i 2.680 miliardi di euro. Crescono i depositi in banca, pesa l’effetto della pandemia.

Debito pubblico: Bankitalia certifica il nuovo record con il tetto di 2680 miliardi ad aprile 2021

Il debito pubblico in Italia sfonda un ulteriore record e si avvicina alla soglia di 2700 miliardi di euro. Lo certifica Bankitalia attraverso un nuovo aggiornamento. I dati sono stati diffusi nelle ultime ore e vanno quindi a confermare il trend di crescita, che ha subito un’accelerazione dopo l’avvento della pandemia. In base ai dati comunicati dall’istituto centrale, l’incremento è dovuto all’aumento delle disponibilità liquide e del fabbisogno del mese.

Oltre a ciò, la variazione dei tassi di cambio e la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione ha portato a un ulteriore incremento del debito per circa 0,4 miliardi di euro. Una parte importante, in tale contesto, continua a essere giocata dalle amministrazioni centrali. Lo stock direttamente riconducibile a questo segmento è infatti cresciuto di 25,9 miliardi di euro, mentre le amministrazioni locali hanno registrato un aumento di 3,5 miliardi.

Resta invece stabile il debito accumulato dagli enti previdenziali, risultato invariato. Infine, cresce l’intervento della Banca d’Italia sulla sterilizzazione dei rischi sistemici attraverso il programma di riacquisto dei titoli lanciato dalla BCE. La quota di possesso del nostro istituto centrale è del 22,4%, mentre la durata media del debito residuo è di 7,5 anni.


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Debito pubblico: che cos’è e perché è importante sapere a quanto ammonta

Gli ultimi aggiornamenti relativi al debito pubblico italiano sono importanti perché permettono di fare il punto della situazione in merito alle spese dello Stato e al futuro sostentamento della crescita economica. Di fatto, il debito rappresenta il denaro chiesto in prestito dalle amministrazioni pubbliche al fine di garantire i servizi ai propri cittadini, oppure di offrire un sostegno alla crescita economica (attraverso gli investimenti).

Il debito è sottoscritto da soggetti pubblici e privati attraverso l’emissione di obbligazioni. Quest’ultime possono essere acquistate e detenute da agenti economici italiani o esteri, che vengono ricompensati tramite il pagamento di un tasso di interesse. Conoscere il dato sul debito permette quindi di avere una fotografia sulla situazione di bilancio dello Stato, ma il dato viene utilizzato anche per capire il livello di salute di un’economia pubblica. Si pensi, ad esempio, alle implicazioni del rapporto tra debito e Pil.


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Il punto della situazione dell’Abi su banche, famiglie e imprese

Nella giornata di ieri è stato pubblicato anche il rapporto sullo stato di banche, famiglie e imprese da parte dell’Abi. L’associazione bancaria segnala che durante il mese scorso, i prestiti a imprese e famiglie hanno subito un aumento del 4,4% anno su anno. Per quanto concerne invece il livello dei tassi di interesse, si conferma che il dato resta sui minimi storici. Il tasso medio corrisponde al 2,23%. Per le nuove operazioni di finanziamento alle imprese è dell’1,17%, mentre per l’acquisto di nuove abitazioni la media è dell’1,43%.

Ultimo ma non meno importante, la crisi economica dettata dal coronavirus ha avuto conseguenze anche sui depositi. Dove possibile, le famiglie hanno risposto all’incertezza aumentando i risparmi in liquidità, che sono saliti di 135 miliardi di euro con una crescita dell’8,2%. Complessivamente, anche il controvalore dei depositi (così come quello del debito pubblico) si conferma a un massimo storico. Il nuovo picco corrisponde infatti a 1774,6 miliardi di euro.

 

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