Fisco, matrimonio o convivenza? Cosa conviene e quali agevolazioni spettano alle coppie

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11/04/2023

Fisco, matrimonio o convivenza? Cosa conviene e quali agevolazioni spettano alle coppie

Fisco, quando è meglio contrarre matrimonio e quando, invece, la convivenza rappresenta la soluzione migliore? Non tutti sanno che, a livello fiscale, quando si decide di sposarsi la situazione cambia radicalmente. Eppure, negli ultimi anni, sta aumentando il cosiddetto fenomeno dei falsi divorzi.

Un fenomeno in realtà abbastanza semplice, ma che causa riflessioni più o meno profonde: se molte coppie decidono di separarsi e divorziare pur restando insieme per risparmiare, meglio optare per la convivenza senza matrimonio o sposarsi?

In questo articolo, cercheremo di fare il punto della situazione. Scopriremo cioè cosa conviene tra sposarsi e convivere, in quale condizioni si pagano meno tasse e vari casi particolari, tra bonus e pensione di reversibilità.

Tutti i bonus e le agevolazioni fiscali concesse in caso di matrimonio

Vero è che, ultimamente, molte coppie decidono di separarsi legalmente per risparmiare sulle tasse, che per le coppie diventano molto esose. Tuttavia, è altrettanto vero che, in caso di matrimonio, il Fisco concede tutta una serie di bonus e agevolazioni che, nel caso della semplice convivenza, non sono invece dovute.

Se infatti in molti casi le coppie rinunciano ad essere riconosciute legalmente nel tentativo di pagare meno imposte e tributi, ci sono alcune misure pensate dal Governo per incentivare i matrimoni.

La prima agevolazione concessa a chi decide di optare per il matrimonio è quella nota, per l’appunto, come bonus matrimonio.

L’agevolazione in questione concede ai novelli sposi di recuperare il 20% di quanto speso per la celebrazione, con un tetto massimo pari a 20.000 euro totali.

Ovviamente, la misura è pensata solamente per coloro che versano in condizioni di difficoltà economica, poiché per l’accesso è richiesto un reddito per singolo pari a 11.500 euro, mentre per la coppia viene considerato un ISEE totale entro i 23.000 euro.

Ma questa non è l’unica misura di sostegno accessibile in caso di matrimonio, poiché le coppie che si sposano hanno anche diritto al congedo matrimoniale. Un congedo che nulla ha a che vedere con le regolari ferie e che ad esse, dunque, può essere aggiunto. I novelli sposi hanno diritto a 15 giorni di congedo straordinario per le nozze.


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Conviene sposarsi o la convivenza? Come incidono le nozze sul Fisco

Eppure, lo abbiamo già detto in apertura, sono molti i casi di finti divorzi e separazioni per poter pagare meno tasse. Come incide, dunque, il matrimonio sul Fisco? Una coppia sposata spende di più in tributi e tasse rispetto ad una che ha invece optato per la convivenza?

C’è da dire che la differenza sostanziale si ha in base alla scelta, che si attua al momento del matrimonio, tra la comunione o la separazione dei beni tra i due coniugi.

E lo stesso accade nel caso in cui uno dei due coniugi sia lavoratore mentre l’altro risulti totalmente a carico del primo. In questo caso, il coniuge che lavora potrà richiedere alcune detrazioni.
Giusto per fare qualche esempio, chi possiede la maggiore capienza fiscale o chi ha un coniuge a carico può contare sia sulle detrazioni relative alle spese mediche, che equivalgono al 19%, sia a quelle relative agli interessi passivi del mutuo di casa.

In caso di figli a carico, meglio matrimonio o convivenza?

Un discorso particolare sulla convenienza tra matrimonio o convivenza va fatto in caso di figli. Anche se è vero che, per il Fisco, non si fa differenza tra figli avuti all’interno di un matrimonio e figli nati all’interno di una convivenza, c’è comunque un fattore da considerare.

Alcune agevolazioni e misure di sostegno vengono infatti concesse in base al reddito, e dunque le nozze o la convivenza potrebbero cambiare le sorti delle agevolazioni, a seconda del reddito familiare e dell’ISEE.

Fisco: la questione della pensione di reversibilità

Oltre all’aspetto dei figli, chi è indeciso tra matrimonio e convivenza dovrà anche tenere in considerazione un secondo aspetto: quello legato alle novità sulla pensione di reversibilità.

Purtroppo, la reversibilità spetta solo nel caso in cui la coppia sia ufficialmente riconosciuta come tale.

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