Imu 2022 prima e seconda casa in scadenza: calcolo e quando si paga

Autore:
01/06/2022

Imu 2022 prima e seconda casa in scadenza: calcolo e quando si paga

Imu 2022 verso la prima scadenza di pagamento dell’anno. L’esenzione riservata all’abitazione principale è strettamente legata a una serie di condizioni e di regole. Mentre per le seconde case la necessità di provvedere all’acconto è pressoché certa, al fine di essere a posto con il fisco. La prima scadenza dell’anno ricade al prossimo 16 giugno 2022 e riguarda l’acconto, visto che il pagamento del tributo avviene in due rate.

La seconda rata, con la quale i contribuenti eseguiranno il saldo definitivo, è invece fissata al prossimo 16 dicembre. Nel corso del 2022 vi sono inoltre importanti novità e aggiornamenti che riguardano diverse situazioni specifiche. E che in alcuni casi possono consentire una riduzione importante rispetto all’onere complessivo versato lo scorso anno. Facciamo il punto della situazione partendo proprio da questi punti.

Imu 2022 prima e seconda casa: cosa cambia grazie all’ultimo intervento normativo

Tra le novità principali relative all’Imu 2022 vi sono le riduzioni applicate ai pensionati che risiedono all’estero. In particolare, per questi soggetti è prevista una riduzione dell’importo dell’Imu, che in precedenza era calcolata al 50%. Quest’anno l’importo da versare calerà ulteriormente, passando quindi al 37,5%.


Leggi anche: Licenziamento durante malattia, è possibile? Cosa succede se si supera il limite

Una ulteriore novità riguarda la nuova stretta contro i furbetti. L’ultimo decreto fiscale prevede infatti che i coniugi abbiano entrambi la residenza nello stesso immobile. Per tale motivo, coloro che detengono la residenza in due immobili diversi (oppure in Comuni diversi), non potranno applicare contemporaneamente l’agevolazione per l’abitazione principale. Sarà quindi necessario scegliere su quale dei due immobili far valere il vantaggio di legge. Mentre sul secondo immobile bisognerà obbligatoriamente versare l’Imu.

Quando non si paga l’Imu sulla prima casa

L’esenzione dal pagamento dell’Imu si applica all’abitazione principale, cioè alla casa dove i componenti del nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente. Il riferimento va all’immobile iscritto o iscrivibile al catasto come unità immobiliare, oltre che alle sue pertinenze. Per pertinenze si intendono quelle classificate a livello catastale come C2, C6 o C7.

Come anticipato, l’abitazione principale è esente dal pagamento dell’Imu, purché non rientri nelle categorie A1, A8 oppure A9. Sono quindi esenti gli immobili accatastati come A2, A3, A4, A5, A6, A7 e A11.


Potrebbe interessarti: Tredicesima mensilità 2023: a chi spetta, quanto viene tassata e come si calcola

Calcolo Imu 2022 sulla seconda casa: come funziona il conteggio

Il calcolo dell’Imu 2022 da versare sulla seconda casa avviene applicando l’aliquota di base, corrispondente al 7,6 per mille. Ogni Comune di pertinenza può però scegliere in maniera autonoma se mantenere l’aliquota del 3,8 per mille oppure incrementarla. Il conteggio vero e proprio parte sempre dalla rendita catastale dell’immobile. Occorre quindi rivalutarla del 5% e moltiplicarla per il coefficiente di ogni immobile. Infine, si applicheranno le aliquote indicate dal Comune.

Quest’ultime vengono comunicate solitamente nella seconda metà dell’anno, attraverso l’invio e la pubblicazione dei dati al Mef. Per l’acconto, si utilizzano quindi le aliquote di riferimento decise dal Comune nell’anno precedente, cioè nel corso del 2021. Eventuali variazioni saranno debitamente considerate al momento del pagamento del saldo, che avviene a dicembre 2022.

Quando non si paga l’Imu sulla seconda casa

Come già anticipato, ogni contribuente detentore di una seconda casa è tenuto al pagamento dell’Imu. Tutto ciò, anche nel caso in cui l’immobile risulti inagibile oppure inutilizzabile. Qualora l’immobile risulti semplicemente disabitato, occorre effettuare il pagamento per intero. Nel caso in cui invece l’immobile sia considerato d’interesse storico oppure artistico, è possibile applicare una riduzione del 50% all’importo.

Per gli immobili locati a canone concordato, esiste inoltre uno sconto del 25% sul valore complessivo dell’imposta. Il beneficio è previsto dalla legge di bilancio 2022, al comma 760. In questo modo infatti, il legislatore punta ad agevolare il valore sociale e la sostenibilità degli affitti.

Chi deve presentare la dichiarazione Imu 2022 e come funziona

La dichiarazione Imu deve essere presentata entro il termine del 30 giugno all’anno successivo di rilevanza ai fini di determinazione dell’imposta. Devono inviarla i soggetti proprietari di immobili il cui possesso abbia subito variazioni rispetto all’anno precedente. La dichiarazione non va quindi presentata ogni anno, ma solo nel caso in cui ci siano state delle variazioni.

Il passaggio è importante visto che nel 2022 il legislatore ha previsto che i coniugi del medesimo nucleo familiare non possano avere due abitazioni principali ubicate in Comuni diversi. Come anticipato, i coniugi dovranno scegliere dove applicare l’esenzione. Per il secondo immobile, il consiglio è di presentare la dichiarazione Imu.

La dichiarazione Imu va inoltre presentata in caso di compravendita, qualora l’immobile non risulti più esente da Imu oppure in caso di variazioni. Ulteriori casistiche riguardano l’esenzione dei terreni agricoli posseduti da Iap e coltivatori diretti e quella per le case concesse in comodato d’uso gratuito. Così come per i fabbricati di interesse storico o artistico, oppure per la casa coniugale affidata all’ex coniuge.

Le foto presenti in questo articolo sono concesse in licenza a Giddy Up srl