Incentivi auto 2021: come funziona l’econobonus e perché i fondi sono in esaurimento

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02/02/2021

Forte richiesta per gli incentivi auto 2021. L’ecobonus va a ruba, già esauriti un terzo dei fondi stanziati dallo scorso 18 gennaio. Richieste minori per le vetture completamente elettriche.

Incentivi auto 2021: come funziona l’econobonus e perché i fondi sono in esaurimento

Arrivano importanti aggiornamenti per chi sta pensando di cambiare auto e in particolare per coloro che puntano agli incentivi auto 2021. Le prenotazioni degli ecobonus da parte dei rivenditori di autovetture sono partite lo scorso 18 gennaio, ma all’inizio di febbraio sono già state impegnate oltre il 30% delle risorse disponibili. Una vera e propria partenza a razzo, che però rischia di porre qualche incognita.

Il largo utilizzo dei fondi in un così breve lasso di tempo rischia infatti di lasciare molti potenziali fruitori a bocca asciutta. Rispetto agli iniziali 250 milioni di euro a disposizione degli acquirenti di autovetture pulite (benzina o diesel), ora ne restano solo 170. Differente è invece il caso dei fondi destinati all’acquisto di auto elettriche e ibride. In questo caso, dei 120 milioni messi a disposizione dallo Stato ne sono stati impiegati meno del 10%, per una cifra corrispondente a circa 8 milioni di euro.


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Incentivi auto 2021: c’è forte richiesta per le auto di nuova generazione a benzina e diesel

Com’era facile attendersi, la richiesta di utilizzo degli incentivi auto 2021 si è concentrata inizialmente sulle auto a benzina e diesel. Si tratta in ogni caso di vetture dotate di tecnologie pulite, capaci di limitare le emissioni tra i 61 ed i 135 grammi per chilometro. Per questa particolare tipologia di immatricolazioni, le richieste di fruizione delle risorse pubbliche messe a disposizione hanno già toccato i 75 milioni di euro.

A tal proposito è importante ricordare che per poter beneficiare del bonus è indispensabile procedere alla rottamazione della precedente vettura. La modulazione del vantaggio economico prevede un bonus di 1500 euro per emissioni da 61 a 135 g/km, mentre il rivenditore deve garantire uno sconto aggiuntivo di altre 2mila euro. Complessivamente, si può quindi beneficiare di una riduzione di prezzo attorno alle 3500 euro, oltre a eventuali ulteriori sconti praticati dal concessionario.

Le richieste di accesso all’ecobonus per le auto ibride ed elettriche

Come già anticipato, diverso è invece il caso degli incentivi garantiti per l’acquisto di auto ibride o elettriche. Le richieste di prenotazione degli ecobonus è risultata molto più blanda rispetto alle auto ad alimentazione tradizionale. Ci riferiamo, in particolare, alle auto che consentono emissioni di CO2 da zero a 60 grammi per chilometro. Complessivamente le risorse pubbliche destinate a questo settore corrispondono a 120 milioni di euro.


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Al momento risultano prenotati incentivi per circa 8 milioni di euro. La differenza si può spiegare con il mercato ancora nascente dell’auto elettrica. A pesare non vi sono solo fattori come l’autonomia, ma anche la presenza ancora non capillare su tutto il territorio italiano di colonnine per la ricarica. È chiaro quindi che le auto elettriche vengono ancora viste come limitate all’uso cittadino, oppure a percorsi ridotti di percorrenza tra casa e lavoro.

In questo caso però, gli incentivi risultano maggiori, così come è superiore anche lo sconto ottenibile in fase di acquisto. Ad esempio, per auto con emissioni da zero a 20 grammi per chilometro è possibile ottenere fino a 6mila euro con rottamazione e a 4mila euro senza rottamazione. Per emissioni da 21 a 60 grammi per chilometro sono invece previste da 2500 euro con rottamazione a 1500 euro senza rottamazione. A questi valori va aggiunto un possibile sconto aggiuntivo di 2mila euro con rottamazione e di 1000 euro senza rottamazione entro il prossimo 31 dicembre 2021. Infine, il venditore può praticare un ulteriore sconto fino a 2mila euro rispetto al prezzo di listino.

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