Modello 730, novità su dichiarazione redditi 2023: chi ha l’obbligo e chi è esonerato

Autore:
Valentina Simonetti
  • Esperta di Bonus, Fisco, Pensioni e Redditi
  • Autrice esperta di welfare ed economia aziendale
27/02/2023

Modello 730, novità su dichiarazione redditi 2023: chi ha l’obbligo e chi è esonerato

Modello 730 2023: chi è obbligato alla presentazione e chi invece può esserne esentato? Vediamo tutti i casi in cui è necessario fare la dichiarazione dei redditi per lavoratori dipendenti, disoccupati e pensionati e quando arriveranno i rimborsi.

Modello 730 2023: chi può farlo

Il modello 730 è una dichiarazione annuale che serve per attestare il reddito imponibile IRPEF, in base alle certificazioni uniche ricevute entro il 31 marzo dal datore di lavoro o da INPS, e per effettuare il conguaglio di tutte le trattenute d’imposta già pagate durante l’anno, o di quelle ancora da versare al fisco.

Inoltre la dichiarazione è utile per scaricare, cioè ottenere le detrazioni per le spese che possono essere rimborsate al contribuente. Per quest’anno si prenderanno in esame, come di consueto tutti i dati relativi all’anno fiscale 2022. I soggetti che possono fare il 730, in modalità precompilata già predisposta da Agenzia delle Entrate o in modalità tradizionale tramite intermediario sono diversi.

La legge stabilisce che il modello può essere compilato da chi percepisce redditi assoggettabili ad IRPEF e quindi:

  • Lavoratori dipendenti
  • Titolari di indennità sostitutive INPS come cassa integrazione e disoccupazione
  • Redditi da lavoro autonomo senza partita IVA soggetti a ritenuta d’acconto
  • Redditi da terreni e fabbricati, da capitale, e a tassazione separata

Chi ha solo la pensione deve fare la dichiarazione dei redditi?

Una domanda che spesso gli utenti si pongono è se sia obbligatorio per un pensionato che riceve solo il cedolino mensile da INPS compilare il 730. La risposta è no, a patto che si sia stati titolari del trattamento per l’intero anno e che non si abbiano altre entrate. La stessa cosa vale anche per chi lavora con contratto fisso e stipendio da un solo datore di lavoro e ad esempio possiede solo la prima casa di abitazione.


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Per questi contribuenti sarà il sostituto di imposta, cioè o l’INPS o la ditta per la quale si lavora a fare il conguaglio IRPEF. Pertanto non sussiste l’obbligo ma resta la facoltà di presentare il modello nel caso si debbano recuperare le detrazioni. Come le spese mediche o quelle per l’affitto ed il mutuo.

Modello 730 lavoratori e disoccupati: i soggetti obbligati

Tra tutti i contribuenti che abbiamo individuato, ce ne sono  alcuni che hanno, non solo la facoltà, ma l’obbligo di fare la dichiarazione annuale. E questo riguarda i soggetti che hanno ricevuto più di una certificazione unica. Per esempio chi ha avuto più rapporti di lavoro o chi in un anno è  passato da lavoro a disoccupazione,  pensione o alternato periodi lavorati ad altri in cassa integrazione.

La motivazione è che quando il conguaglio IRPEF è fatto da più sostituti di imposta, questo spesso viene effettuato solo parzialmente. Quindi c’è bisogno di rettificare annualmente quanto trattenuto e quanto ancora resta da pagare. Ad esempio nel caso di lavoratore che percepisce il trattamento integrativo come dipendente da più aziende e quindi sarà costretto a restituire la quota ricevuta e non spettante.

Così invece come chi non ha avuto nel corso dell’anno la somma, e quindi potrà recuperarla tramite rimborso fiscale da modello 730. Per questi pagamenti il fisco differenzia tra chi è provvisto di un sostituto e chi invece dovrà richiedere l’accredito diretto da Agenzia Entrate. Vediamo modalità e calendario 2023.

Quando arriva il rimborso del modello 730 2023

Le istruzioni sul modello 730 di quest’anno saranno messe a disposizione  dall’Agenzia delle Entrate a partire da maggio. Sia la versione precompilata alla quale l’utente può accedere in autonomia, sia quella tradizionale fatta tramite CAF o commercialista avranno le stesse scadenze. In base alla data di presentazione si potrà avere il rimborso o la trattenuta se la dichiarazione è a debito.

Con calendario e modalità prestabilite dal fisco. Per lavoratori con sostituto di imposta il rimborso per il 730 presentato entro il 31 maggio arriverà con la busta paga di luglio. O comunque nello stipendio del mese successivo alla presentazione. Per i pensionati e disoccupati in Naspi, il rimborso fiscale sarà corrisposto da INPS a partire da agosto 2023.


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Per chi invece opta per la dichiarazione senza sostituto, ad esempio per lavoratori autonomi o per chi non ha più un datore di lavoro o termina i pagamenti da INPS prima di agosto, il rimborso sarà pagato con bonifico da Agenzia Entrate. Il fisco ha sei mesi di tempo per effettuare i versamenti e questi, molto probabilmente verranno pagati negli ultimi giorni di dicembre 2023, entro il 28.

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