NASpI e DIS-COLL 2023, aumentati gli importi: cassa integrazione, assegno disoccupati

Autore:
Valentina Simonetti
  • Esperta di Bonus, Fisco, Pensioni e Redditi
  • Autrice esperta di welfare ed economia aziendale
07/02/2023

NASpI e DIS-COLL 2023, aumentati gli importi: cassa integrazione, assegno disoccupati

Importanti novità per quanto riguarda l’assegno corrisposto mensilmente a chi è in stato di disoccupazione involontario. Previsti aumenti nel 2023 di tutti i sussidi sociali: per Naspi, Disoccupazione agricola, Dis-Coll, Bonus ISCRO e Cassa Integrazione. Ecco quali sono le principali novità previste dal governo e come fare per calcolare i nuovi importi dei trattamenti per ammortizzatori sociali.

Aumenti disoccupazione: tutti gli interventi del governo per il 2023

Novità dal governo per quanto riguarda la modifica agli importi base degli assegni di disoccupazione mensili, riservati a chi ha perso il lavoro involontariamente. Ritoccati tutti i sussidi a partire dalla Naspi e Dis-Coll, fino ai nuovi calcoli per stabilire l’importo della Cassa Integrazione 2023. L’adeguamento inevitabile all’inflazione ha reso possibile un aumento per tutte le categorie di disoccupati che attualmente percepiscono, o che ne avranno diritto nel corso di quest’anno, le indennità dall’INPS.

Visti gli aumenti generalizzati dei beni primari e del costo della vita, anche chi è senza lavoro, potrà beneficiare di una soglia più alta di sussidio mensile grazie alla riforma degli ammortizzatori sociali. Oltre a questo, sarà garantita da appositi decreti la proroga dei trattamenti straordinari di integrazione salariale CIGS e CIGO per molte categorie di aziende e relativi dipendenti momentaneamente senza lavoro. Vediamo quali saranno le principali modifiche e tutti i nuovi importi dopo l’adeguamento ISTAT all’inflazione.


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Aumento importi Naspi 2023

La circolare n.14 del 2023, pubblicata dall’INPS chiarisce l’entità dei nuovi aumenti dell’assegno mensile di disoccupazione Naspi. Per tutto il 2023 infatti il sussidio potrà essere al massimo di 1.470,99 euro. Circa 100 euro al mese in più rispetto all’anno 2022.

Per chi presenta dal risultato di calcolo una retribuzione media che non supera negli ultimi 4 anni la cifra di 1.352,19 euro, la spettanza sarà del 75% dell’importo. Precedentemente ricordiamo che il 75% veniva calcolato al massimo su una soglia di 938,15 euro. L’istituto di previdenza sociale ha dichiarato che con questo nuovo calcolo verrà recuperato il 100% di quanto perso con i nuovi tassi di inflazione 2023.

Dis-Coll 2023: nuovi aumenti

Anche per l’indennità di disoccupazione prevista per gli ex dipendenti con contratto di collaborazione coordinata e continuativa (Co.co.co.) e per i dottorandi ed assegnisti di borse di studio, arriverà la maggiorazione e l’adeguamento dei nuovi importi base da corrispondere per tutto l’anno 2023. Gli aumenti per quanto riguarda i massimi erogabili restano gli stessi della Naspi, con la differenza di calcolo, che per la Dis-Coll viene preso in esame l’ultimo anno solare nel quale sono stati versati i contributi dal datore di lavoro, e non una media dei 4 anni precedenti, come invece accade per l’assegno sociale agli ex dipendenti subordinati.

Novità Cassa Integrazione 2023: proroga e aumento

La Cassa Integrazione è ancora uno strumento molto utilizzato dalle aziende che quando si trovano in stato di crisi temporanea o di esubero dei lavoratori possono accedere alla misura di retribuzione integrativa corrisposta dall’INPS senza dover procedere a licenziamenti collettivi.

I lavoratori dipendenti che riceveranno questo tipo di indennità saranno interessati come i disoccupati, dall’aumento garantito per l’adeguamento all’inflazione. Ma non solo, ci sono altre novità che riguardano la proroga di questo ammortizzatore sociale per alcuni settori di imprese.

L’aumento per il 2023 consiste nell’adeguamento dell’importo base che sale ad un tetto di 1.244,36 euro netti da corrispondere mensilmente come massimo erogabile. Salgono quindi tutte le cifre di base, a seconda della tipologia di ammortizzatore sociale che spetta, relativo ad ogni settore produttivo. Inoltre il governo, con il decreto Milleproroghe ha stabilito che potranno continuare ad accedere al fondo di integrazione salariale e Cassa Integrazione straordinaria limitata per alcuni periodi, i seguenti settori di attività:


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  • I Call Center
  • Le imprese in cessazione attività con esubero di personale
  • Aziende sottoposte ad amministrazione straordinaria giudiziaria
  • Imprese di rilevanza economica alle prese con una riorganizzazione aziendale
  • Dipendenti di aziende produttive appartenenti al gruppo ILVA

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