Partita IVA, come risparmiare? Quanto conviene e con quale regime si pagano meno tasse

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25/03/2023

Partita IVA, come risparmiare? Quanto conviene e con quale regime si pagano meno tasse

Lavorare con Partita IVA per molti significa essere liberi da rigidi schemi aziendali e svolgere la propria professione senza vincolo di mandato.

Tuttavia, questo enorme senso di libertà si paga caro: ogni lavoratore in partita IVA deve pagare le tasse sul proprio lavoro. Se si considera quanto c’è da pagare ogni anno, la partita IVA perde la propria attrattività, e tutti iniziano a lamentarsi di quanto sia oneroso dover provvedere da sé alle tasse sul lavoro.

È per questo che lo stato aiuta chi ha partita IVA facendo pagare meno tasse in due modi: la possibilità di aderire a regimi fiscali agevolati, come il regime forfettario e, quando la propria attività supera una certa soglia di reddito massimo, detrazioni e deduzioni sulle tasse. Vediamo nel dettaglio come fare per risparmiare anche se si lavora con partita IVA.

Risparmiare col regime fiscale agevolato

Per risparmiare con partita iva è possibile, in primo luogo, scegliere un regime fiscale agevolato. Il regime forfettario è previsto per quei lavoratori autonomi o liberi professionisti che hanno un reddito annuo fino a 85.000 euro. Se, quindi, non si supera tale somma, sarà possibile aderire al regime semplificato che verrà tassato a forfait.

L’aliquota prevista col regime forfettario è del 5% per i primi 5 anni di attività, e del 15% per gli anni successivi. La base imponibile del regime forfettario, per i liberi professionisti è del 78% sul reddito prodotto.


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I lavoratori forfettari sono inoltre esenti dall’iva sulle proprie prestazioni e non devono applicare la rivalsa sul cliente. In soldoni, non devono pagare IVA allo stato e non la possono addebitare ai clienti.

Risparmiare con Partita IVA: detrazioni parziali

Qualora si scelga di adottare il regime ordinario, è possibile optare per la detrazione di alcune spese necessarie per la propria professione. Tra queste, abbiamo innanzitutto il costo dell’affitto del locale in cui si svolge la propria attività.

Se si sceglie di affittare una stanza in un ambiente dedicato soltanto all’attività professionale, infatti, bisogna sapere che si può dedurre il canone di locazione al 100%. Quando invece l’immobile affittato è adibito anche a propria dimora, cd. “uso promiscuo”, la deducibilità del canone scende al 50%.

Inoltre, per risparmiare con Partita IVA è possibile detrarre le spese telefoniche. Con partita iva si possono infatti detrarre le spese relative all’acquisto o alla locazione, affitto o leasing del cellulare all’80% del loro valore. Per quanto riguarda i telefoni fissi, invece, è possibile dedurre il 100%.

Quando poi la propria attività lavorativa si svolge in mobilità, è possibile detrarre le spese dell’auto. Se si compra un’auto per svolgere la propria attività lavorativa con partita iva, è possibile detrarre l’IVA corrisposta per l’acquisto della vettura per il 40% del suo importo.

Se si sceglie un contratto di leasing auto, invece, si può dedurre il 20% della rata, a patto che il mezzo non superi un valore di 18.075,9 euro. Se si sceglie di spostarsi in moto, il costo massimo del mezzo non può superare i 4131,66 euro, mentre per i ciclomotori il prezzo massimo sarà di 2065,83 euro.

Le deduzioni totali per risparmiare con partita iva

Col regime fiscale ordinario, al contrario del regime forfettario, si paga l’IVA. Nonostante le prestazioni rese dal professionista debbano essere caricate di quest’imposta aggiuntiva, è possibile dedurla da alcune spese necessarie. In particolare, sono deducibili dall’IVA dovuta al fisco le seguenti spese:


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  • Acquisto di corsi per l’aggiornamento;
  • Acquisto di prodotti necessari per svolgere il lavoro;
  • Acquisto di riviste e libri per la propria professione;
  • Acquisto di marche da bollo o valori bollati in genere;
  • Acquisto della cancelleria.

Infine giova ricordare che, perché queste spese possano essere dedotte dalle tasse, occorre conservare tutti gli scontrini, le ricevute di acquisto e le fatture dei beni o dei servizi elencati. Da ultimo, è bene sapere che anche le partite IVA possono usufruire di moltissimi nuovi bonus e agevolazioni.

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