Rottamazione quater e stralcio, ora anche i Comuni possono aderire: novità e cosa cambia

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12/05/2023

Rottamazione quater e stralcio, ora anche i Comuni possono aderire: novità e cosa cambia

Si allarga la platea dei beneficiari della rottamazione quater attraverso un emendamento al decreto bollette. Il nuovo testo verrà presentato in aula il prossimo 17 maggio, ma sappiamo già da ora che nuovi soggetti potranno beneficiare della Rottamazione Quater. Non solo le persone che dal 1° gennaio del 2000 e fino al 30 giugno del 2022 hanno ricevuto una cartella esattoriale dall’agenzia delle entrate riscossione, dunque, ma anche altri particolari contribuenti. Scopriamo di quali contribuenti si tratta, fino a quando sarà possibile accedere alla rottamazione quater e come fare per ottenerla.

Rottamazione quater, i nuovi beneficiari

Il decreto legge 34 del 30 marzo 2023, conosciuto anche come decreto bollette, è stato di recente integrato con un nuovo emendamento. Prima dell’introduzione dell’emendamento erano ammessi alla rottamazione quater soltanto i debiti recapitati ai contribuenti dall’agenzia delle entrate-riscossione (già Equitalia). Adesso, invece, vengono ricompresi anche i debiti che sono stati inviati dai comuni e gli altri enti locali. In questo caso saranno quest’ultimi a determinare le modalità specifiche di rottamazione delle imposte pregresse.

In questo caso non sarà quindi l’Agenzia delle Entrate a riscuotere le cartelle esattoriali, ma verrà emanata una delibera dall’ente creditore che verrà comunicata direttamente ai contribuenti. A questo proposito, la delibera che i comuni adotteranno riguarderà:

  • Scadenza dell’importo da versare;
  • Numero di rate da corrispondere;
  • Termini e modalità di presentazione dell’istanza.

Più beneficiari per la rottamazione quater, le tempistiche

Attraverso l’ultimo emendamento si allargherà la platea di beneficiari della rottamazione Quater, destinata a quei contribuenti che hanno delle cartelle esattoriali pregresse affidate dal 1° gennaio del 2000 al 30 giugno del 2022 all’Agenzia delle entrate.


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Con l’introduzione del presente emendamento moltissimi contribuenti riusciranno a far fronte ai propri tributi pregressi, e si farà fronte anche ad una grave disparità di trattamento sussistente tra la rottamazione ordinaria è quella di multe e tasse comunali.

In merito alle tempistiche, l’approvazione degli emendamenti dei quali è responsabile il deputato di Fdi Riccardo Zucconi, sarà demandata alla camera dei deputati nella discussione generale prevista per il 17 maggio.

Proroga Rottamazione Quater

In merito alla rottamazione quater occorre specificare che essa vale per tutti i debiti intercorrenti dal 1° gennaio del 2000 fino al 30 giugno 2022. Se prima d’ora era possibile richiedere la Pace Fiscale fino al 30 di aprile del 2023, durante il consiglio dei ministri del 4 maggio 2023 è stata decisa la proroga della Pace fiscale. La possibilità di effettuare richiesta specifica per il saldo e stralcio delle suddette cartelle esattoriali è valida fino al 30 giugno del 2023.

Per quanto riguarda i debiti da rottamare, si tratta sia degli accertamenti esecutivi, sia delle cartelle di pagamento affidate all’Agenzia delle Entrate riscossione. Rientrano inoltre nel provvedimento in commento anche gli avvisi di addebito INPS. Per quanto attiene alle modalità operative dell’agevolazione, per le tasse oggetto di rottamazione è prevista la cancellazione di aggi, interessi e sanzioni amministrative. Per quanto poi attiene alle tasse nello specifico, con la rottamazione quater potranno essere saldati i debiti riferibili a imposte prettamente statali quali l’IVA l’IRES e l’Irpef, nonché le imposte locali come l’IMU, il bollo auto e la Tari.

Come ottenere la Rottamazione Quater

Per richiedere la rottamazione quater bisognerà accedere alla propria area personale nel sito dell’agenzia delle entrate riscossione. Da qui occorrerà richiedere il prospetto informativo, che riporta tutti i carichi definibili attraverso la rottamazione quater.


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Da questo prospetto si evincono le precedenti rottamazioni, alle quali si è già aderito, nonché gli importi già versati e ricadenti nella quota capitale delle imposte dovute. Ad ogni modo gli importi che i contribuenti hanno già versato all’erario non sono rimborsabili anche se la rottamazione quater provoca l’annullamento di gran parte delle spese accessorie derivanti dal tributo.

In definitiva, qualora abbia diritto alla rottamazione quater, il contribuente avrà l’obbligo di corrispondere soltanto i seguenti elementi dell’imposta:

  • Spese per la notifica della cartella;
  • Interessi per la dilazione (eventuale) del credito, misurati nel 2% delle somme determinate al netto delle sanzioni;
  • L’imposta maggiore contestata;
  • Le spese per il rimborso dei pignoramenti  e di tutte le altre procedure esecutive.

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