Tasse non pagate? Prorogata la scadenza della sanatoria: come fare per mettersi in regola

Autore:
Valentina Simonetti
  • Esperta di Bonus, Fisco, Pensioni e Redditi
  • Autrice esperta di welfare ed economia aziendale
31/03/2023

Tasse non pagate? Prorogata la scadenza della sanatoria: come fare per mettersi in regola

Tasse non pagate o irregolarità fiscali? Il governo propone una soluzione per andare incontro ai contribuenti, si riduce la sanzione per pagare in ritardo, e con soli 200 euro si può regolarizzare la posizione, pagando a rate grazie alla sanatoria prorogata fino ad ottobre. Agevolazioni anche per gli avvisi bonari e le cartelle arretrate. Vediamo come aderire e chi può sfruttare questi benefici.

Cosa sono le irregolarità formali?

Il fisco definisce le irregolarità cosiddette “formali” come alcuni errori e violazioni, che pur comportando l’applizazione di una sanzione, non si riferiscono a versamenti omessi o pagati in ritardo. Quindi in queste possono rientrare ad esempio le dichiarazioni fiscali errate o incomplete, anche quando i dati ad esempio riguardano l’anagrafica del contribuente.

Sono anche compresi gli errori nelle scritture contabili e le irregolarità presenti nelle dichiarazioni IVA annuali, ma solo se il versamento del tributo è stato assolto e non modificato nell’importo da tali imprecisioni. Se prima tutte queste violazioni potevano essere sanate con ravvedimento speciale, solo fino al 31 marzo 2023, ora il governo ha prorogato la scadenza. E non solo, come stabilito nell’ultimo decreto, si potrà aderire alla sanatoria e con una sanzione fissa pari a 200 euro per ogni periodo di imposta regolarizzare la propria posizione.


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Sanatoria e rottamazione per le tasse non pagate, come funziona

Le novità del governo per le agevolazioni fiscali non sono solo riservate alle partite IVA. Anche per i cittadini che non sono riusciti a pagare le tasse negli anni scorsi c’è la possibilità di aderire alla nuova sanatoria. Un mini condono che riguarda tutte le sanzioni e gli interessi inseriti da Agenzia delle Entrate sulle cartelle pendenti.

Con il nuovo meccanismo delle rate automatiche, anche chi è stato escluso dalle precedenti edizioni di definizione agevolata come Saldo e Stralcio e Rottamazione TER, potrà rimettersi in regola e pagare mensilmente una quota più bassa di quella totale costituita dal cumulo che risultava precedentemente. Per fare questo c’è tempo fino al 30 Aprile 2023 con apposita domanda online da fare sul sito dell’Ente Riscossione. Sarà possibile richiedere un massimo di 18 rate da versare in 5 anni.

Nuova agevolazione avvisi bonari

Gli avvisi bonari, sono tutte le comunicazioni di irregolarità e violazioni accertate nelle dichiarazioni fiscali inviate da Agenzia Entrate, con le quali si informa il contribuente dell’omesso pagamento delle tasse e viene concesso un tempo limite di 30 giorni per pagare in maniera ridotta.  Con le novità del governo i contribuenti ora potranno sfruttare alcune agevolazioni. Si riducono infatti tutti gli oneri relativi all’importo indicato nell’avviso e c’è la possibilità di pagare a rate.

Lo sconto riguarderà anche le sanzioni che saranno ridotte, in base alle regole della Pace Fiscale, dal 10% al 3%. Mentre gli importi originari degli omessi versamenti di tasse, imposte, contributi previdenziali e interessi dovranno continuare ad essere versati integralmente. Le comunicazioni interessate da questa agevolazione sono nello specifico quelle inviate dal fisco dopo controlli formali, effettuati nei periodi che vanno dal 2019 al 2021 entro il 31 dicembre. Quindi il provvedimento è valido per tutti gli avvisi già recapitati dopo il 1 gennaio 2023.


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Tregua Fiscale, tutte le nuove scadenze

La tregua fiscale prorogata prevede due distinte nuove date di scadenza, per dare più tempo ai contribuenti per mettersi in regola con le tasse. Prima del decreto la data ultima era prevista per il 31 marzo 2023. Ora invece, per quanto riguarda le irregolarità formali, la nuova scadenza è fissata per il 31 ottobre 2023. Per sanare la violazione in maniera agevolata bisognerà pagare la prima rata di 100 euro entro fine ottobre. La seconda invece scadrà il 31 marzo 2024.

Per il ravvedimento speciale che riguarda violazioni sulle dichiarazioni, la data per il versamento slitta al 30 settembre 2023. Nei mesi successivi andranno progressivamente pagate le rate successive alla prima sempre entro fine mese. Con queste scadenze: 31 ottobre, 30 novembre, 20 dicembre, 31 marzo 2024, 30 giugno 2024, 30 settembre 2024 e 20 dicembre 2024.

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