Pesce a tavola, quante volte bisogna mangiarlo in una settimana?
Non a tutti piace il pesce nonostante i nutrizionisti ci invitano ad assumerne il più possibile. Ma quante volte a settimana è giusto mangiarlo?
Quante volte abbiamo sentito dire da nutrizionisti esperti alla tv che bisogna mangiare più pesce per via dei suoi numerosi benefici? Tantissime volte! Però, diciamo la verità: non a tutti piace e per quanto si voglia cambiare ed adottare uno stile di vita alimentare sano non si riesce a mangiarlo ma più di due volte a settimana. Eppure il pesce è ricco di omega-3 e di omega-6, fondamentali per il nostro organismo, di proteine, di vitamine, soprattutto la vitamina D, e di sali minerali come lo iodio, necessari per cuore e cervello. Ma niente da fare: poche persone mangiano il pesce e i più preferiscono la carne. Se si vuole dare una svolta alla propria salute e al benessere del nostro corpo, iniziamo proprio dal pesce e vediamo effettivamente quante volte a settimana abbiamo bisogno di lui.
Pesce: quante volte a settimana bisogna mangiarlo per godere dei suoi benefici?
Per chi ha intrapreso una dieta di tipo ipocalorica deve sapre che il pesce ne è l’alimento fondamentale dato che permette di assumere delle calorie non troppo esagerate, permettendo di arricchirsi di molti elementi nutritivi.
In tal caso, è necessario mangiarlo due o quattro volte a settimana.
Importantissimo è come viene cucinato il pesce: bisogna cuocerlo a vapore, al forno oppure alla piastra, senza mai condirlo con dell’olio o del burro quando lo si cuoce.
Invece, consigliatissimo è l’utilizzo di erbe fresche o spezie che possono sostituire il sale.
Andiamo più nello specifico e studiamo per bene le diverse tipologie di pesce e quante volte bisogna mangiarli.
Il merluzzo, i filetti di rana pescatrice oppure le sardine sardine, cucinate a vapore, devono essere managiati almeno due volte a settimana.
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Gli sgombri ed il tonno, cotti al forno oppure alla griglia, possono essere mangiati anche una sola volta a settimana.
Passiamo al salmone, il quale deve essere cucinato in due varianti: o al cartoccio oppure alla piastra, e come gli altri non dove essee ricco di condimento. Il salmone deve essere mangiato con moderazione, senza esagerare troppo.
Infine, parliamo dei crostacei, squisiti, ma un po’ pesanti da digerire: bisogna mangiarli una ogni due settimane proprio per questo motivo.
E’ necessario cucinarli al vapore o alla piastra, senza condimento, ma con del succo di limone fresco oppure con dell’olio extravergine d’oliva e dell’aceto.
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