Risarcimento danni: come chiederlo al Comune? Quando e in quali casi è possibile denunciare

L’amministrazione locale vigila su tutti noi. O meglio, così dovrebbe. In realtà non poche persone si ritrovano ad essere vittima dell’incuria del Comune, o addirittura della negligenza del governo locale riguardo alla sicurezza dei propri cittadini. Proprio per questo bisogna agire il prima possibile con un risarcimento danni. Per quanto possa sembrare strano, si può davvero fare rimostranza al Comune e chiedergli i danni causati dalla loro incuria. Anche se si tratta di un procedimento tutt’altro che facile da mettere in piedi, e soprattutto da mantenere.

Risarcimento danni, quando è possibile denunciare il Comune

Supponiamo di essere al giro, in totale tranquillità. Magari si sta camminando per strada, in una strada poco illuminata e col marciapiede rotto. All’improvviso si cade per terra, e ci si fa molto male, al punto da finire all’ospedale con qualche punto o ingessatura.

Supponiamo che tutto ciò avvenga mentre si è a bordo della propria auto, e che a causa anche delle buche sulla strada ci si faccia male per via dei rimbalzi, o che la macchina subisca dei danni a livello di sospensioni.

Tutti questi incidenti possono minare, oltre allo stato di salute del malcapitato, anche la situazione economica dello stesso. Perché se viene riscontrato un infortunio, non si può lavorare. E chi paga i giorni di lavoro non retribuiti?

Di solito ci si affida alle compagnie assicurative o all’INAIL se l’incidente è avvenuto nel percorso casa-lavoro. Ma supponiamo che la compagnia non voglia risarcire il danno, perché ti fa notare che il responsabile di tutto ciò sia il Comune. In tal caso, occorre fare richiesta al Comune per un risarcimento danni.

Risarcimento danni, in quali casi si può denunciare il Comune

Le responsabilità del Comune sono molteplici, essendo colui che deve tutelare la sicurezza dei propri cittadini nei luoghi pubblici, anche in caso di calamità naturali.

Fare richiesta di risarcimento danni al Comune è possibile, addirittura ci sono discrete possibilità di riuscire a ottenere il risarcimento sia dei danni fisici che di quelli da mancato guadagno.

I casi in cui si può fare richiesta, e avere la sicurezza di ottenere il risarcimento, sono però pochi. Intanto l’incidente deve avvenire in una zona pubblica, ergo di competenza dell’amministrazione locale. Può essere una strada pubblica, così come in un luogo amministrato dall’ente locale, l’essenziale è che non sia in un’abitazione o strada privata.

Inoltre, per avere la certezza della totale responsabilità della colpa da parte del Comune, il richiedente dovrà dimostrare di aver avuto la consapevolezza del pericolo, una volta addentrandosi nella zona a rischio. Nel caso di una passeggiata in una strada poco illuminata, non c’era modo di avere poca attenzione sull’assenza di illuminazione. Se così non fosse, ci sarebbe concorso di colpa, e il risarcimento sarebbe solo parziale.

Risarcimento danni, come fare causa al Comune

Per procedere alla richiesta di risarcimento danni al Comune, l’infortunato dovrà presentare la richiesta in forma scritta e al Comune stesso. Nell’istanza dovranno essere inseriti anche una serie di dati, quali:

dati del malcapitato;
dinamica dell’evento con le osservazioni inerenti l’accaduto;
dettagli su eventuali interventi delle Forze dell’Ordine;
presenza o meno testimoni (di cui vanno inserite le generalità);
copie dei certificati medici da cui si evinca il danno fisico subito.

Il Comune non pagherà di tasca sua, perché ogni ente locale ha una assicurazione contro questi eventi. E sarà proprio la compagnia di assicurazione, dopo aver ricevuto l’istanza che il Comune ha ricevuto e inoltrato, ad avviare le pratiche.

Risarcimento danni, quando si finisce in tribunale

Supponiamo ora che la compagnia assicuratrice dell’ente locale faccia rivalsa, e non liquidi nulla o in maniera inferiore a quello reale. Il richiedente ha diritto a passare per sede giudiziaria, in Tribunale.

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Attenzione, però. In caso di importo basso come risarcimento, ovvero fino a 1.100 euro, basterà rivolgersi al Giudice di Pace e senza pagare le spese di avvio del procedimento.

Ma come anticipato, da qui la situazione si farà più onerosa per il richiedente. Da una parte le maggiori difficoltà da questo punto di vista le troverà il Comune, se il Giudice si esprimerà contro di loro; ma dall’altra l’onere di provare le responsabilità del Comune ricade comunque sul richiedente il risarcimento.

Inoltre per il Comune toccherà l’onere di provare che le dichiarazioni del richiedente siano false, e non sempre è facile screditare un infortunato.

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