Bonus infissi 2022 anche senza ristrutturazione: sconto e scadenza

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09/02/2022

Bonus infissi 2022 anche senza ristrutturazione: sconto e scadenza

Bonus infissi 2022 anche senza ristrutturazione: il quadro delle possibilità di usufruire d’importanti benefici fiscali per la sostituzione delle porte e finestre di casa passa per tre diverse opzioni. Gli interventi di modifica alla propria abitazione possono infatti snodarsi per il noto superbonus 110%, ma anche usufruendo dell’ecobonus e del bonus ristrutturazione.

Il tutto con la possibilità implicita di acquisire contestualmente un risparmio sui consumi, vista la maggior efficienza ottenuta con l’intervento di sostituzione. Un elemento da considerare con attenzione in tempi di forti rincari delle bollette legate ai consumi energetici. Ma procediamo per ordine e vediamo innanzitutto qual è il quadro della situazione.

Bonus infissi 2022: le informazioni chiave da conoscere

Iniziamo specificando che all’interno dell’attuale legislazione non esiste propriamente un “bonus infissi”. Infatti, con questa terminologia si intende l’insieme delle misure che prevedono delle agevolazioni fiscali per la sostituzione degli infissi della propria abitazione. Tenendo conto di ciò, bisogna quindi considerare che il rinnovo di porte e finestre può essere agevolato da diverse misure, in base alla propria specifica situazione.


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Anche i vantaggi variano in base alla misura che si potrà utilizzare. Ad esempio, la sostituzione degli infissi consente una detrazione del 50% qualora si ricorra all’ecobonus oppure al bonus ristrutturazioni. Mentre con il superbonus si potrà beneficiare di una detrazione del 110%.

La sostituzione di porte e finestre tramite superbonus 110%

Entrando nel dettaglio delle misure, la sostituzione degli infissi tramite superbonus 110% prevede il rimborso complessivo della spesa sostenuta. È però importante notare che in questo caso l’intervento dovrà avvenire contestualmente a lavori edilizi più ampi, che la normativa definisce come “lavori trainanti”. Si pensi, ad esempio, a tutte le opere che portano a un aumento della classe energetica dell’intero immobile.

Chi opta per questa opzione si vedrà accordare il rimborso degli infissi solo se la classe energetica dell’immobile in fase di ristrutturazione sale di almeno due classi energetiche rispetto a quella che è stata certificata in partenza. Per questa possibilità la scadenza è fissata al 31 dicembre 2025.

Gli interventi relativi al bonus ristrutturazione: agevolazione del 50%

Scende al 50% della spesa effettiva il rimborso che è possibile ottenere sostituendo gli infissi tramite il cosiddetto bonus agevolazione. In questo caso, i lavori hanno un tetto di spesa massima fissato a 48mila euro. Il rimborso avviene tramite detrazione Irpef, con quote annuali suddivise su un decennio. Il cliente può scegliere anche di ricevere lo sconto direttamente in fattura, oppure tramite l’istituto della cessione del credito.


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Per chi vuole scegliere questa opzione, è importante notare che la scadenza fissata dalla legge di bilancio 2022 è fissata al prossimo 31 dicembre 2024. Qualora si preferisca beneficiare del bonus ristrutturazione tramite dichiarazione dei redditi, si può procedere anche alla sola sostituzione degli infissi. Lo sconto in fattura deve invece prevedere una ristrutturazione dell’immobile.

Bonus infissi 2022: come funziona la sostituzione con l’ecobonus

Infine, coloro che scelgono l’ecobonus potranno beneficiare di un’agevolazione del 50% sulla sostituzione di porte e finestre. La legge prevede un tetto massimo di spesa fissato a 60mila euro. Anche in questo caso i lavori devono garantire un salto energetico dell’immobile, oltre al rispetto di alcuni requisiti tecnici.

Gli infissi dovranno assicurare un valore di conduzione termica allineato con le fasce climatiche della zona di casa, delimitando volumi riscaldati e vani non riscaldati. L’agevolazione scade nel 2024 e può prevedere il pagamento di spese di progettazione e consulenza. Per tutte le agevolazioni appena evidenziate, è indispensabile inviare un’apposita richiesta all’Enea entro 90 giorni dal termine dei lavori di sostituzione.

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