Bonus Partite IVA 2023, dall’ISCRO ai Redditi: quali sono i nuovi aiuti e chi può riceverli

Autore:
16/03/2023

Bonus Partite IVA 2023, dall’ISCRO ai Redditi: quali sono i nuovi aiuti e chi può riceverli

I lavoratori autonomi con Partita IVA possono beneficiare di specifici bonus volti a sostenere il proprio reddito.

Quest’anno, molti bonus per i titolari di P.IVA sono stati confermati, mentre altri sono stati migliorati in un’ottica di sostegno alla genitorialità, per favorire il benessere familiare. Tra questi, alcuni rappresentano un’indennità una tantum, mentre altri sono erogati mensilmente, come sostegno del reddito.

Partendo dalla misura che ha una durata maggiore, vediamo quali sono i bonus che è possibile richiedere se si è lavoratori autonomi con Partita IVA, e soprattutto quali sono le modalità e i tempi per richiederli.

Bonus Partite IVA: l’indennità ISCRO

Il bonus per i lavoratori con partita IVA erogato mensilmente è l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa. Il bonus ISCRO può essere erogato per 6 mesi, ma non è compatibile qualora il richiedente percepisca un’altra indennità come il reddito di cittadinanza, la Naspi oppure ricopra una carica politica.

Questo bonus è in scadenza, in quanto è stato introdotto in via sperimentale per il triennio 2021-2023, e si rivolge ai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata INPS. Si può richiedere una volta soltanto durante la propria carriera e viene erogato per sei mesi, calcolati dal giorno successivo alla presentazione della domanda.


Leggi anche: Licenziamento durante malattia, è possibile? Cosa succede se si supera il limite

Tra i requisiti per ottenerlo c’è l’aver percepito un reddito inferiore del 50% rispetto al reddito medio calcolato sui tre anni che precedono la presentazione della domanda. Questo reddito deve essere inferiore a 8.972 euro, importo che subisce ogni anno rivalutazione in base all’indice dei prezzi al consumo ISTAT.

Per accedervi, inoltre, occorre avere partita IVA aperta da almeno 4 anni, e bisogna aver versato tutti i contributi previdenziali obbligatori. La domanda deve essere effettuata fino al 31 ottobre di ogni anno, e l’importo erogato va da 254,75 euro mensili a non più di 881,23 euro.

Bonus Internet: solo per partite IVA

I titolari di partita IVA possono accedere anche quest’anno al voucher connettività. Il provvedimento si rivolge sia ai professionisti intellettuali, sia a chi svolge una professione non organizzata ex legge 14 gennaio 2013 n.4.

Oltre ai soggetti appena menzionati, possono accedere al beneficio anche le imprese, a patto che siano micro, piccole o medie. Lo scopo del voucher consiste nel dare un aiuto economico per migliorare la connessione di rete delle imprese e dei titolari di p.Iva.

Ci sono diversi contributi che è possibile richiedere, in base alla durata del contratto e alla velocità della connessione installata. Nello specifico, i voucher sono:

  • Voucher C: Per un importo di 2.000 euro, è quello più elevato. Esso permette di ottenere una connessione con velocità in download pari a 1 Gbit/s. Il contratto deve avere una durata di 24 mesi, e per il costo di allaccio alla rete si possono richiedere 500 euro in più;
  • Voucher B: 500 euro, contratto di 18 mesi per una connessione da 300 mbit/s – 1 Gbit/s. Anche in questo caso, ai 300 euro del voucher in sé si possono aggiungere altri 500 euro a titolo di contributo per l’allaccio alla rete;
  • Voucher A1: 300 euro, per un contratto di 18 mesi, con velocità in download da 30 Mbit/s a 300 mbit/s;
  • Voucher A2: anche per quest’ultimo voucher, il contributo è di 300 euro. Vale per stabilire una connessione da 300 Mbit/s in download a 1 gbit/s, ma a differenza del voucher A1 permette di ottenere altri 500 euro per l’allaccio alla rete, al pari di quelli più elevati.

Bonus genitori con Partita IVA

Tutti i genitori, che abbiano partita iva o meno, possono accedere ai bonus per le famiglie con figli minori a carico, o nascituri. In quest’ultimo caso, infatti, è possibile ottenere il cd. “Premio di nascita”, che consiste in un bonus di 800 euro per i neogenitori.


Potrebbe interessarti: Tredicesima mensilità 2023: a chi spetta, quanto viene tassata e come si calcola

Questo bonus si può richiedere già al 7° mese di gravidanza, oppure nel momento del parto. Se poi il figlio viene adottato, allora è possibile richiederlo già al momento dell’adozione. Oltre al premio natalità, è possibile richiedere anche l’assegno di natalità, il cd. “Bonus Bebè”.

Inoltre, per chi ha bisogno dell’asilo nido o della baby sitter, si può richiedere il nuovo bonus asilo nido, nonché altri contributi per pagare l’assistenza domestica. Inoltre, a breve dovrebbe essere emanata la circolare INPS con le specificazioni per fruire del bonus baby sitter e centri estivi.

Famiglie in difficoltà: bonus anche con partite iva

I lavoratori autonomi possono inoltre richiedere altri aiuti pensati per chi si trova in difficoltà economica e ha una famiglia. I principali strumenti per ottenere aiuto, sono innanzitutto il Sostegno per l’Inclusione Attiva SIA. Questo beneficio serve ad aiutare le famiglie che abbiano donne in gravidanza, figli minori o disabili

Da ultimo abbiamo l’indennità di paternità o maternità per i lavoratori iscritti alla gestione separata, che nel 2023 presenta anche diverse novità. Si ricorda infine che, sebbene sia un provvedimento in scadenza, il reddito di cittadinanza può essere richiesto anche dai titolari di P. IVA. Perciò si consiglia di richiederlo, qualora si abbia bisogno di un sostegno economico, perché quest’anno potrebbe aiutare anche con la formazione obbligatoria (e gratuita) per la qualificazione professionale.

Le foto presenti in questo articolo sono concesse in licenza a Giddy Up srl