Busta paga e tirocinio 2020: i giovani al lavoro

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02/02/2020

Il tirocinio rappresenta una delle forme di collaborazioni più usata come acquisizione di esperienza professionale. Quale paga spetta ai giovani, sono lavoratori dipendenti? Chiarimenti.

Busta paga e tirocinio 2020: i giovani al lavoro

Busta paga tirocinio, è la forma di guadagno attuale dei giovani che approdano nel mondo lavoro. Inizialmente la politica aziendale prevedeva l’impiego di stage ed tirocini per formare la classe dei giovani inesperti. Tuttavia, dal formare le nuove collaborazioni verso la giusta acquisizione di esperienza lavorativa si è passati a manodopera a costo zero o pari.

Busta paga e tirocinio 2020: lo stage che non ti aspettavi

Normalmente si tende a fare un po’ di confusione tra tirocinio e stage, ma di base hanno lo stesso fine. Rappresentano un mezzo predisposto dalla normativa, per assicurare ai giovani dopo il percorso relativo agli studi, l’ingresso nel mondo lavorativo. Uno strumento necessario per i giovani per acquisire la consapevolezza e la concretezza del lavoro all’interno di un circuito aziendale.

Solitamente il tirocinio supporta il percorso di formazione (corso della laurea ecc.) per abbinare la pratica alla teoria, quindi consentire ai giovani un’esperienza diretta nel ramo lavoro.

Poi, esistono dei progetti di studi che includono la formazione dello studente nel mondo lavorativo, quindi, studio e ore di tirocinio suggellate dal vincolo del piano di studio.

La normativa con il Decreto ministeriale n. 142 del 25.03.1998 disciplina la nozione di “tirocinio”, e ne stabilisce limiti ben precisi di uso da parte dei datori di lavoro. Ecco perché, esistono i piano di alternanza studio e lavoro, al fine di supportare il processo formativo dei giovani nel campo lavorativo.

Nello stesso tempo la legge stabilisce che i tirocini formativi devono essere svolti dai giovani solo in seguito al compimento di tutti gli obblighi scolastici, e in ogni caso non si tratti di un rapporto di lavoro. In sostanza, l’azienda non può classificare come dipendente un tirocinante, e deve rispettare determinati limiti nell’ospitare giovani tirocinanti, quali:


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  • nel caso di società aventi 5 dipendenti con contratto a tempo indeterminato, spetta un giovane tirocinante;
  • se il numero dei lavoratori con contratto indeterminato presenti nell’azienda passa da 6 a 19, alla società spettano 2 giovani tirocinanti;
  • nel caso di società aventi un numero di lavoratori che superi le 20 dipendenti a tempo indeterminato, all’azienda spettano il 10% dei tirocinanti.

Tirocinio 2020: è obbligatoria la busta paga?

L’articolo 117 della Costituzione stabilisce che il tirocinio è disciplinato dalla legislatura regionale, e rientra nel comparto della formazione professionale.

Il giovane tirocinante non è legato all’azienda con un rapporto di lavoro, quindi, non ha diritto a una vera retribuzione. Di conseguenza, al tirocinante spetta una somma equivalente a un rimborso spese, oppure, una borsa di studio.

L’azienda è obbligatoria a consegnare la busta paga al tirocinante? No, il giovane tirocinante non svolge un lavoro subordinato. In sostanza, riceve piccole somme per coprire, ad esempio le spese di viaggio, di trasporto e così via.

Seppur vero che l’azienda è tenuta alla tassazione degli importi corrisposti ai dipendenti, è anche vero che per i giovani tirocinante il datore di lavoro potrebbe trovarsi in una posizione di sostituto d’imposta. Tuttavia, in linea generale le somme pagate al giovane tirocinante sono d’importi irrisori, o comunque molto basse. In questi casi, il datore di lavoro non è tenuto a pagare le tasse al Fisco, nel caso in cui fa parte della no tax area (reddito imponibile annuo 8.174 euro). Caso contrario l’azienda dovrebbe rilasciare al giovane tirocinante un prospetto paga.

 

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