Camminare veloce riduce il rischio di problemi cardiaci, ecco perché
Camminare è molto importante, e camminare veloce riduce il rischio di problemi cardiaci, c’è lo spiega un recente studio dell’Università di Ferrara.
Camminare veloce aiuta l’organismo e secondo un recente studio pubblicato realizzato dall’Università di Ferrata e pubblicato sull’European Journal of Preventive Caridiology, riduce il rischio di ospedalizzazione nei pazienti con problemi cardiaci.
La ricerca è stata presentata ieri a un congresso della Società Europea di Cardiologia. Gli studiosi hanno esaminato per tre anni 1.078 pazienti ipertesi, di cui l’85% era affetto anche da malattie coronariche e il 15% aveva anche una malattia valvolare.
Camminare veloce evita l’ospedalizzazione: la ricerca
Ai pazienti oggetto della ricerca, è stato chiesto di camminare per 1 km su un tapis roulant con un’intensità moderata. I pazienti sono stati classificati in tre categorie:
- lenti (2,6 km / ora);
- intermedi (3,9 km / ora);
- veloci (5,1 km / ora medi).
Il risultato dello studio, ha rilevato che 359 pazienti erano camminatori lenti, 362 erano intermedi e 357 erano camminatori veloci.
Gli studiosi hanno registrato il numero di ospedalizzazioni per tutte le cause e la durata del ricovero nei successivi tre anni. I pazienti sono stati registrati nel dal Registro Sanitario Regionale della Regione Emilia-Romagna.
I ricoveri in tre anni
I ricoveri nei tre anni si sono così manifestati: 182 dei “lenti” (51%) hanno avuto almeno un ricovero in ospedale, rispetto a 160 (44%) dei camminatori intermedi e 110 (31%) dei camminatori veloci. Entrambi i gruppi hanno trascorso un periodo di ricovero in ospedale, cosi sintetizzato:
- i lenti 4,186 giorni di ricovero in tre anni;
- gli intermedi 2.240 giorni di ricovero in tre anni;
- i veloci 990 giorni di ricovero in tre anni.
Se ne deduce che se si cammina velocemente si ha minor rischio di essere ospedalizzati, secondo la dottoressa Merlo: “Più è veloce la velocità di camminata, minore è il rischio di ospedalizzazione e più breve è la durata della degenza ospedaliera, poiché la ridotta velocità di marcia è un indicatore di mobilità limitata, che è stata collegata alla diminuzione dell’attività fisica”.
Ha continuato, spiegando che “Camminare è il tipo di esercizio più popolare negli adulti: è gratuito, non richiede un addestramento speciale e può essere svolto praticamente ovunque. Pur brevi, ma regolari, le passeggiate hanno notevoli benefici per la salute. Il nostro studio dimostra che i benefici sono ancora più grandi quando aumenta il ritmo del camminare”.
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