Concorso Polizia Penitenziaria 2023, assunzioni 1713 agenti: quando esce e cosa studiare
Nuovo concorso pubblico in arrivo per chi vuole entrare in Polizia. Il Ministero della Giustizia ha recentemente pubblicato un nuovo bando per l’assunzione di oltre un migliaio di nuovi allievi per la Polizia Penitenziaria.
È un periodo di grandi assunzioni da parte di enti e aziende pubbliche o compartecipate, segno di una necessità da parte dello Stato di rinnovare il proprio organico, dai ruoli più umili fino agli incarichi più prestigiosi.
Vediamo meglio come funziona questo ultimo bando, e quali sono i requisiti.
Concorso pubblico 2023, assunzione di 1713 agenti per Polizia Penitenziaria
Con la pubblicazione del nuovo concorso, il Ministero della Giustizia ha dato il via all’assunzione di ben 1,713 allievi agenti del Corpo di Polizia Penitenziaria.
Ad essere più precisi, l’assunzione di 1.713 agenti della Polizia penitenziaria è in realtà divisa in due rami principali. Il primo, da 1.028 posti, prevede un concorso per esami e titoli, di cui 771 uomini e 257 donne, ma solo tra:
- volontari in ferma prefissata di un anno (Vfp1) in servizio da almeno sei mesi,
- volontari in ferma prefissata quadriennale (vfp4) in servizio o congedo.
Mentre il secondo concorso, da 685 posti, è quello previsto per tutti i cittadini che rientrano in una serie di requisiti ben precisi, anche se, per il ruolo di agenti della Polizia Penitenziaria, è sufficiente possedere almeno il diploma di scuola secondaria di secondo grado (o diploma di maturità). Per altri concorsi, come quello proprio per il Ministero della Giustizia, servirà invece il diploma di laurea.
Concorso pubblico 2023, quando uscirà
Pubblicato a inizio mese sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, teoricamente è già possibile fare domanda, a partire dall’8 marzo 2023.
Si potranno vedere direttamente nel bando del concorso tutti requisiti obbligatori per la partecipazione. Nel caso del secondo concorso indetto per tutti i civili, i principali requisiti sono:
- la cittadinanza italiana,
- il godimento dei diritti civili e politici,
- un’età compresa tra i 18 e il 28 anni.
- essere in possesso delle qualità morali e di condotta,
- efficienza fisica e idoneità fisica, psichica e attitudinale al servizio di polizia penitenziaria.
Ricordiamo che non potranno partecipare al concorso coloro i quali sono stati destituiti da un impiego presso una Pubblica amministrazione con condanna a pena detentiva o sottoposti a misura di prevenzione.
Concorso pubblico 2023, cosa studiare
Per il concorso pubblico 2023 relativo alla Polizia Penitenziaria bisognerà fare attenzione alle fasi del concorso, che consistono in una serie di esami e di prove, quali:
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- prova scritta d’esame
- prove di efficienza fisica,
- accertamenti psico-fisici,
- accertamenti attitudinali.
Per la cronaca, con “test di efficienza fisica” si intendono degli standard maschili e femminili di prestazioni sportive. Inoltre, in caso di superamento di ogni fase, si potrà venire sottoposti a controlli per verificare che i dati aggiunti in fase di completamento della domanda siano corretti e veri.
Al momento non è ben chiaro cosa sia necessario studiare, ma è probabile che, come accaduto per il concorso della Polizia di Stato, verranno fatte domande di cultura generale.
Concorso pubblico 2023, come fare domanda
Per partecipare al concorso pubblico 2023 della Polizia Penitenziaria si dovrà inviare la domanda di partecipazione a partire dal 16 marzo 2023.
La domanda deve essere inviata per via telematica e deve essere compilata con cura, accedendo tramite SPID (Sistema pubblico di Identità Digitale). Oltre ai dati anagrafici, bisognerà rilasciare anche:
- l’iscrizione a liste elettorali;
- residenza o domicilio;
- indirizzo di posta elettronica certificata (PEC);
- titolo di studio, con data del conseguimento e nome della scuola che lo ha rilasciato;
- i servizi precedentemente prestati.
In caso di esito insufficiente alla fine del concorso, se comunque idonei, potranno avere diritto ad un posto solo se non coperti per insufficienza di candidati idonei, secondo l’ordine della relativa graduatoria finale di merito, maschile e femminile.
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