Concorso Straordinario Scuola 2023, al via il bando anche per neolaureati: requisiti e domanda
Prima dell’estate verrà bandito il concorso straordinario scuola 2023, al quale potranno partecipare anche i neolaureati che al momento del concorso avranno un particolare requisito. Inoltre, nell’attesa che vengano istituiti a livello universitario i percorsi validi per ottenere 60 cfu, alcuni insegnanti potrebbero rimanere fuori dalla procedura concorsuale.
Vediamo quali sono tutte le notizie certe che abbiamo sul concorso straordinario scuola 2023, e quali sono le condizioni per accedervi.
Chi accede al concorso scuola straordinario 2023
Chi possiede i 24 cfu in discipline antropo-psico-pedagogiche nonché in metodologie e tecnologie didattiche può accedere al concorso straordinario scuola 2023. Il concorso si inserisce nel piano di assunzioni dei docenti volto a stabilizzare oltre 35.000 insegnanti. A tal proposito, Il ministro Valditara ha precisato che i requisiti specifici per accedere al concorso straordinario scuola 2023 sono:
- Laurea;
- 24 cfu
- Servizio di 36 mesi.
Secondo quanto affermato dal ministro, dunque, questo concorso è volto a stabilizzare quegli insegnanti precari che durante gli ultimi anni hanno lavorato in maniera come supplenti perché inseriti nelle GPS e nelle GI.
Naturalmente i 24 cfu potevano essere conseguiti fino al 31 ottobre del 2022. Dopo questa data il governo avrebbe dovuto introdurre dei percorsi universitari ad hoc, volti al conseguimento dei 60 cfu per l’insegnamento. La riforma Bianchi prevede infatti un percorso universitario da 60 cfu che dovrebbe permettere di conseguire l’idoneità all’insegnamento in maniera diversa dai 24 cfu. In ogni caso, questo percorso non è stato ancora introdotto.
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Non essendoci ancora questi corsi universitari è possibile accedere ai concorsi scuola anche se si hanno già i 30 cfu e il 24 cfu per l’insegnamento, tuttavia solo fino al 31 dicembre del 2024. In ogni caso. per conseguire questi crediti formativi universitari nelle materie per l’insegnamento si poteva agire solo entro il 31 ottobre del 2022. Per questo motivo, i neolaureati che vorrebbero accedere al concorso straordinario scuola si trovano in un limbo di incertezze, e gli interrogativi sulle possibilità di accedere all’insegnamento per chi si sta laureando adesso non sono pochi.
Neolaureati e concorso straordinario scuola
Di fronte alla domanda se anche i neolaureati possono accedere al concorso straordinario scuola purtroppo non abbiamo delle notizie certe. I 24 cfu sono necessari per accedere al concorso straordinario scuola 2023, e sono bastati a inserirsi nelle graduatorie provinciali delle supplenze GPS nonché nelle graduatorie d’istituto a chi li ha conseguiti prima del 31 ottobre 2022.
In questo modo gli aspiranti docenti sono riusciti a inserirsi come supplenti nella scuola secondaria di secondo e primo grado, ma con la riforma Bianchi è rimasta la scadenza del 31 ottobre 2022 per conseguire 24 cfu. Di conseguenza l’unica speranza possibile è quella dell’azione del governo, volta a mantenere validi i 24 cfu per l’insegnamento anche per il concorso straordinario scuola 2023.
Neolaureati e 24 cfu per il concorso scuola 2023
Patrizia Giovannini, la responsabile nazionale dei precari GILDA Unams, intervistata da Orizzontescuola.it ribadisce che non c’è la possibilità di seguire i corsi che permettono di conseguire il 60 cfu. Di conseguenza, coi 24 cfu scaduti al 31 ottobre, molti potrebbero rimanere fuori dal concorso straordinario scuola sebbene abbiano la volontà e l’intenzione di conseguire l’abilitazione.
Per questo motivo la Giovannini esorta il governo a introdurre almeno una norma adatta per prorogare la validità i 24 cfu conseguiti in un momento successivo al 31 ottobre 2022. Solo in questo modo chi si sta laureando adesso e non sa come accedere alle GPS il prossimo anno riuscirebbe a farlo. In ogni caso, secondo la Giovannini la riforma Bianchi presenta molti problemi, di conseguenza bisognerebbe rivedere tutto l’impianto della normativa nel suo complesso.
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In definitiva, se il governo non rivedesse la riforma Bianchi, dubbi e problemi rimarrebbero a oltranza. Mai come adesso è necessario un intervento mirato sulla materia, in quanto l’attuazione parziale della riforma si dimostra inadatta e discriminatoria nei confronti delle persone che non sono riuscite a ottenere i 24 cfu, e non possono prendere nemmeno 60 cfu per accedere al concorso straordinario scuola 2023.
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