Edilizia libera, quali lavori ammettono la cessione del credito? Requisiti e date da rispettare

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22/04/2023

Edilizia libera, quali lavori ammettono la cessione del credito? Requisiti e date da rispettare

Con le nuove regole relative alla cessione del credito, in molti si stanno già chiedendo se i lavori in edilizia libera possono ancora essere avviati fruendo di questa opzione. Ci si chiede inoltre se, per l’avvio di questa tipologia di lavori, sarà ancora possibile sfruttare lo sconto in fattura.

Purtroppo, lo chiariamo subito, per i nuovi lavori non sarà più possibile fruire delle due opzioni. Lo sconto in fattura e la cessione del credito, infatti, non sono più disponibili dal 17 febbraio 2023. Dunque, i lavori in edilizia libera iniziati dopo questa data non potranno più fruire delle agevolazioni previste.

C’è però la possibilità di richiedere le due opzioni nel caso di lavori avviati precedentemente. Scopriamo quindi quali interventi possono ancora fruirne e quali sono termini e requisiti da rispettare.

Edilizia libera, quali lavori ammettono la cessione del credito?

Secondo le nuove regole che normano lo sconto in fattura ma, soprattutto, la cessione del credito, si potrà accedere a questi due meccanismi solo nel rispetto di alcuni requisiti.

Il primo è quello temporale: saranno ammessi i lavori che hanno preso avvio e entro e non oltre la data del 16 febbraio 2023. Il 17 febbraio, infatti, com’è ormai ben noto, è stato ufficializzato lo stop di sconto in fattura e cessione del credito.


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Per poter continuare a fruirne, i lavori devono essere necessariamente iniziati entro il 16 febbraio 2023. Limiti previsti anche per i lavori in edilizia libera effettuati in condominio.

Se i lavori per cui si intende sfruttare l’opzione di cessione del credito sono effettuati su parti condominiali condivise, è necessario che, oltre all’inizio dei lavori entro la data già indicata, si dimostri la firma della delibera condominiale entro la stessa data, quella del 16 febbraio 2023.

Cessione del credito e lavori in edilizia libera: le eccezioni

C’è però un’eccezione che è possibile considerare. Abbiamo detto fino ad ora che, per poter contare sulla cessione del credito per lavori in edilizia libera, sarà necessario dimostrare che i lavori abbiano preso avvio entro la data del 16 febbraio 2023.

Eppure, è possibile far valere l’opzione di cessione del credito anche a lavori in edilizia libera non ancora avviati. C’è però un requisito fondamentale da rispettare: la firma, entro la data già indicata di un accordo vincolante tra il committente e l’impresa incaricata di svolgere i lavori.

Detto in parole più semplici, coloro che, entro la data del 16 febbraio 2023, abbiano firmato un accordo vincolante di fornitura di beni e servizi con un’impresa, vincolando quindi l’inizio di nuovi lavori, potranno richiedere la cessione del credito.

Necessario, in questo caso, dimostrare il vincolo mediante il saldo di eventuale acconto. Un saldo che deve essere dimostrato tramite bonifico, il quale deve riportate una data precedente al 17 febbraio scorso.

In mancanza di questi requisiti, non sarà possibile accedere alla cessione del credito.

E in mancanza di acconti? Sarà necessario produrre una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà per richiedere la cessione in mancanza di bonifico parlante. La situazione, dunque, si farebbe più complessa.

Cos’è l’edilizia libera

L‘edilizia libera è un sistema di lavori di ammodernamento che consente ai proprietari di immobili di effettuare lavori di ristrutturazione o di costruzione senza dover richiedere il permesso di costruire.


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Questo sistema è stato introdotto per semplificare il processo di costruzione e di ristrutturazione delle proprietà immobiliari, riducendo la burocrazia e i costi.

Per effettuare lavori di edilizia libera, il proprietario dell’immobile non deve presentare la SCIA al Comune.

Quali sono i lavori che vi rientrano?

L’edilizia libera copre una vasta gamma di lavori edili, per i quali è possibile accedere cessione del credito se avviati entro il 16 febbraio scorso.

Tra questi il rifacimento di pavimenti, inferriate e ringhiere, grondaie. Rientrano inoltre in questa categoria la messa a nuovo di impianti (elettrici, sanitari e di climatizzazione), degli infissi e di canne fumarie.

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