Libretti postali: attenzione alla data del 2 Aprile, si perde tutto? Chi rischia e perché

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18/03/2023

Libretti postali: attenzione alla data del 2 Aprile, si perde tutto? Chi rischia e perché

In Italia, i libretti postali sono molto popolari tra i risparmiatori. Molte persone scelgono di investire i propri risparmi in un libretto postale, ma anche questa forma di risparmio può essere rischiosa, in alcuni casi.

I libretti postali sono nati in Italia alla fine del XIX secolo, quando il sistema bancario era ancora poco sviluppato. In quel periodo, le poste italiane erano l’unico ente capace di offrire servizi finanziari su larga scala. Il primo libretto postale fu emesso nel 1875 e aveva un valore di 1 lira. Nel corso degli anni, i libretti postali hanno subito molte evoluzioni, fino ad arrivare ai giorni nostri con diverse tipologie di prodotto.

Molto amati dagli italiani, così come pure gli ETF, vanno però sfruttati con cautela. C’è infatti una data che coloro che dispongono di un libretto postale in Italia devono tenere a mente: quella del 2 aprile 2023.

In questo articolo scopriremo cosa accadrà in tale data, chi rischia di perdere i propri soldi e per quale motivo.

Libretti postali: attenzione alla data del 2 aprile, si perde tutto? Chi rischia e perché

Quella del 2 aprile 2023 è una data di fondamentale importanza per i titolari di libretti postali. Sarà in questa data che molti titolari, purtroppo, perderanno il proprio capitale cumulato negli anni.

A rischio sono tantissimi libretti: infatti, a partire dal 2 aprile i libretti cosiddetti dormienti verranno estinti.

In particolare, si estingueranno quelli che alla data del 31 agosto scorso sono risultati dormienti da più di dieci anni. Chi, insomma, non ha movimentato il proprio libretto negli ultimi dieci anni perderà i propri soldi.


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Ad essere interessati sono i libretti postali che possiedono un saldo minimo di oltre 100 euro. Abbiamo dunque scoperto chi sono i titolari a rischio. E il perché si rischia lo abbiamo implicitamente accennato: la mancata movimentazione per lungo periodo comporta l’estinzione del libretto interessato.

Cosa succede il 2 aprile ai libretti postali dormienti?

Viene dunque spontaneo chiedersi cosa accadrà, esattamente, il 2 aprile 2023, dopo l’estinzione dei libretti postali dormienti.

Poste Italiane, in un proprio recente comunicato ufficiale in merito, ha chiarito che le somme derivanti dai libretti postali dormienti verranno gestite, a partire da tale data, dal Fondo che venne istituito nel 2006 mediante la Finanziaria.

Tale fondo è gestito da Consap e, qualora il denaro del proprio libretto dovesse passare al Fondo, sarà successivamente necessario presentare domanda proprio al Consap, richiedendo un rimborso.

La domanda dovrà essere presentata entro un periodo massimo pari a dieci anni.

Come controllare lo stato e le movimentazioni dei libretti postali?

In ogni caso, è possibile controllare in ogni momento lo stato dei propri libretti postali comodamente da casa. Infatti, grazie al portale ufficiale di Poste Italiane, mediante il proprio account personale è possibile avere accesso a tutti i propri prodotti finanziari.

Accedendo mediante le proprie credenziali, dunque, è possibile controllare lo stato dei libretti e le relative movimentazioni. In caso di dubbi sulla data dell’ultima movimentazione, ad esempio, è possibile verificare tale data: in questo modo, si scoprirà se il proprio libretto rientra tra quelli dormienti e a rischio o meno.

Chi lo preferisce, può richiedere informazioni presso il più vicino ufficio postale.

Libretti postali, cosa fare per non perdere i propri soldi

La domanda sorge dunque spontanea: in caso di libretti postali dormienti al 31 agosto 2022, cosa fare per non perdere i propri soldi?

In linea generare, i titolari interessati hanno già ricevuto una comunicazione ufficiale da parte di Poste S.p.A., contenente tutte le istruzioni per evitare il trasferimento del denaro al Fondo Consap.


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Sarà necessario inviare una comunicazione al recapito indicato da Poste stesso, o movimentare il libretto entro i termini comunicati all’interno di suddetto messaggio da parte di Poste Italiane

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