Multe Auto, spariscono dal parabrezza e arrivano sul cellulare: cosa succede e come funziona

Autore:
Valentina Simonetti
  • Esperta di Bonus, Fisco, Pensioni e Redditi
  • Autrice esperta di welfare ed economia aziendale
06/04/2023

Multe Auto, spariscono dal parabrezza e arrivano sul cellulare: cosa succede e come funziona

Multe auto, molti non sanno che non è obbligatorio lasciarle sul parabrezza della macchina, ma possono essere notificate in vari modi. L’ultima novità è quella dell’invio in tempo reale via App, ma ci sono anche gli avvisi inviati solo tramite raccomandata o via PEC. Vediamo quindi quando possono essere considerate valide le notifiche delle infrazioni al codice della strada e quando invece si può fare ricorso per ottenere un annullamento del verbale.

Multe auto notificate via cellulare, dove succede e come funziona

L’ultima novità in fatto di multe auto è quella del sistema adottato dal comune di Milano. Dal 1 Aprile infatti gli automobilisti che commettono un’infrazione al codice della strada accertata dai vigili urbani, come ad esempio parcheggio su divieto di sosta, non riceveranno più il foglietto con il verbale lasciato sul parabrezza.

Con un nuovo sistema App fascicolo del cittadino, i residenti sono obbligati a registrarsi e inserire la propria targa. In questo modo la multa sarà inviata in tempo reale tramite notifica su cellulare. Questo permetterà anche di pagare online, grazie ad un codice QR. Il vantaggio di questo servizio è che si risparmiano le spese di notifica, e ci sono meno sorprese, in quanto si può sapere subito quanto bisogna pagare.

Resta valido anche lo sconto del 30% previsto  per chi paga la multa entro i primi 5 giorni dalla notifica del verbale. Questo di Milano è un caso sperimentale, ma presto potrebbe essere esteso in molte altre città d’Italia.


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Multe stradali senza preavviso, cosa dice la legge

In futuro per le multe stradali si andrà sempre più verso una digitalizzazione, ed in realtà non saranno solo gli automobilisti milanesi a dover dire addio ai foglietti lasciati sul parabrezza. La legge infatti prevede già che il  preavviso non è sempre necessario. Più volte infatti la Corte di Cassazione si è espressa con sentenze che hanno stabilito che questa prassi non è obbligatoria. La multa per infrazione al codice della strada infatti può anche essere  notificata solo via posta raccomandata.

Questo però penalizza l’automobilista in quanto oltre al fatto di dover attendere per ricevere il verbale di una sanzione della quale magari ancora non è a conoscenza, c’è anche lo svantaggio di dover pagare una maggiorazione per le spese postali di notifica. Costi che invece con il nuovo sistema App sono azzerati. Attualmente poi queste spese sono aumentate del 7%, quindi chi riceve la multa nella cassetta postale sarà inevitabilmente costretto a pagare una maggiorazione per avvenuta notifica e deposito che ammontano ad un totale di 10,45 euro.

Multe auto inviate via PEC, sono valide?

La legge stabilisce anche che per alcuni soggetti, le multe stradali e i relativi verbali possano essere inviati anche solo via Posta Elettronica Certificata. La PEC infatti ha una valenza equivalente alla raccomandata tradizionale. Pertanto se il cittadino ha un indirizzo reperibile presso il Registro dei Domicili Digitali, ricevrà tutte le multe, compresi gli avvisi di Agenzia delle Entrate Riscossione solo tramite PEC. Occhio quindi a controllare sempre la casella perchè la consegna si considera valida anche se l’utente non ha letto la mail.

Quando si può annullare una multa?

Una multa stradale può essere contestata per varie ragioni. La prima, e più frequente, è quando si rileva un errore da parte degli agenti che hanno redatto il verbale. Entro 30 giorni dalla notifica si può fare ricorso al Giudice di Pace che potrà annullare o diminuire l’importo della sanzione. Inoltre c’è l’annullamento per illegittimità delle multe, se queste sono state inviate dopo 90 giorni dalla data di infrazione.


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Per quanto riguarda la prescrizione, se sono trascorsi 5 anni dalla data dell’ultima notifica ricevuta, senza ulteriori avvisi di pagamento, la multa è da considerarsi nulla. Infine c’è da ricordare che si può controllare se la sanzione stradale rientra nell’ultimo condono fiscale che prevede lo stralcio totale dei debiti fino a 1000 euro di cartelle emesse tra il 2000 ed il 2015.

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