Pagamenti POS, commissioni quasi azzerate? Quanto costa ora pagare con bancomat, carte e App

Autore:
Valentina Simonetti
  • Esperta di Bonus, Fisco, Pensioni e Redditi
  • Autrice esperta di welfare ed economia aziendale
04/04/2023

Pagamenti POS, commissioni quasi azzerate? Quanto costa ora pagare con bancomat, carte e App

Pagamenti Pos con bancomat e carte di credito, si valuta l’azzeramento commissioni per importi sotto ai 10 euro e riduzione per le transazioni inferiori a 30 euro. Come cambieranno i costi dell’utilizzo dei mezzi di pagamento digitali? Vediamo le soluzioni proposte dal governo per incentivare i commercianti ad accettare la moneta elettronica e ridurre al minimo l’uso del contante.

Pagamenti Pos, commissioni azzerate? Le proposte del governo

L’uso dei mezzi di pagamento elettronici è sempre più diffuso, grazie anche ai nuovi limiti di utilizzo del contante. Il problema da risolvere in Italia però, resta l’elevato costo di commissione di incasso che gli esercizi commerciali devono affrontare. Soprattutto quando si tratta di importi minimi, che presentano comunque una percentuale aggiuntiva che cambia a seconda del tipo di strumento utilizzato. Per questo il governo da tempo sta cercando una soluzione che metta d’accordo i gestori di servizi Pos con i titolari commercianti, per arrivare ad un azzeramento della commissione in alcuni casi o una forte riduzione per soglie più elevate.

Il Ministero delle Finanze ha avviato alcuni incontri decisivi che potrebbero cambiare le cose, soprattutto per quanto riguarda i circuiti delle carte di credito internazionali e per le App di pagamento. Attualmente tra le transazioni più care per gli esercenti. Azzerare la commissione sotto ai 10 euro e abbassare la percentuale fino a 30 euro potrebbe migliorare la situazione, intervenendo su un problema che a lungo termine potrebbe anche far rischiare sanzioni imposte dall’Unione Europea.


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Quanto costa pagare con Bancomat o Carta di credito?

Attualmente, i commercianti sono penalizzati dai pagamenti con bancomat e carte di credito a causa delle commissioni elevate di incasso che si presentano anche per importi minimi. Per i clienti invece questo rischio non sussiste perchè la percentuale da pagare è completamente a carico di chi riceve i soldi. L’esercente infatti oltre a sostenere i costi fissi dell’apparecchio Pos, deve subire una trattenuta che va dallo 0,2% per il bancomat fino all’1,2% per le carte di credito.

Un prezzo insostenibile se si considera che viene applicato anche per pagamenti sotto i 10 euro. L’unica misura attiva oltre al bonus Pos, è l’iniziativa del circuito bancomat che ha azzerato le commissioni per transazioni al di sotto dei 5 euro, ma questo non è accaduto per i gestori delle carte di credito. Che risultano i più cari per quanto riguarda la quota trattenuta per l’incasso, soprattutto quelli che operano all’interno dei circuiti American Express e Visa. Per questi motivi spesso si verifica che le attività siano costrette a chiedere ai clienti di pagare preferibilmente in contanti, rischiando così una sanzione, perchè per legge occorre accettare i pagamenti elettronici qualsiasi sia l’importo.

Commissioni Pos per App di pagamento

Anche le nuove App di pagamento sono nell’obiettivo del governo di azzeramento commissioni. Chi utilizza questi strumenti può verificarne la comodità di transazione e controllo spese, ma purtroppo non è la stessa cosa per i commercianti che accettano pagamenti digitali.

Chi decide di sfruttare piattaforme come Nexi e Satispay per ricevere denaro può andare incontro ad alcuni costi fissi che vanno dai 20 ai 30 centesimi a transazione effettuata. Il governo ha quindi deciso di inserire anche questi ultimi gestori nei tavoli di discussione, che saranno interessati dalla proposta di accordo sull’azzeramento costi sotto una certa soglia.

Prelievi allo sportello bancomat ATM, aumentano i costi

Se come abbiamo visto, queste nuove soluzioni del governo non favoriranno direttamente i consumatori in quanto già non pagano nulla per le transazioni digitali, altri cambiamenti potrebbero presto interessare anche i prelievi allo sportello ATM con bancomat o carte di credito. È bene sapere infatti che chi intende ottenere un anticipo di contanti va incontro a regole ben precise e commissioni imposte a seconda del contratto con la banca.


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Oltre al problema costi che vanno dai 0,99 centesimi ai 2,50 a seconda dell’istituto, c’è anche un altro fattore che ultimamente potrebbe penalizzare gli utenti. Il fatto che molte banche stanno chiudendo le filiali e gli sportelli ATM nei piccoli centri. Questo comporta una spesa di spostamento che unita alla percentuale di commissione di fatto diminuisce l’importo prelevato.

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