Raccomandata: cos’è l’avviso di giacenza, quali sono i codici e che succede se non si ritira
Posta raccomandata: quando si trova nella cassetta postale un avviso di giacenza scatta sempre l’ansia di sapere chi la invia, per capire cosa contiene prima del ritiro presso l’ufficio postale. In base al codice è possibile scoprire di cosa si tratta ed in molti casi anche il mittente. Dove reperire il numero per la ricerca e cosa succede se non si firma il ritiro? Vediamo tutto quello che c’è da sapere su questo tipo di comunicazioni.
Raccomandata: cosa è l’avviso di giacenza
L‘avviso di giacenza è un foglietto che somiglia ad uno scontrino che viene lasciato dal postino presso il nostro indirizzo di recapito, nel caso in cui non trovi in casa nessuno che possa apporre una firma per la consegna della lettera. Quando non c’è il il destinatario, a firmare può essere anche un’altra persona che si assume la responsabilità della ricezione della posta. Un convivente o un familiare ma anche il portiere dello stabile. Ed in quel caso non serve una delega ma potrà ritirare la busta contenente le comunicazioni al nostro posto rilasciando la sola firma elettronica.
Se però nessuno risponde al citofono o chi riceve il postino si rifiuta di firmare al nostro posto, verrà lasciato un avviso. Nella maggior parte dei casi occorre attendere almeno un giorno lavorativo, prima di poter andare a ritirare la busta, e di conseguenza sapere di cosa si tratta. Quindi può essere di aiuto capirne di più in base alle cifre che compongono il codice di invio.
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Dove si trova il codice della raccomandata?
Per conoscere il mittente o la tipologia di raccomandata ricevuta bastano i primi tre numeri del codice. Che è possibile leggere nello scontrino dell’avviso di giacenza, in corrispondenza del codice a barre.
I codici più frequenti sono quelli che iniziano con 12,13, 14, 15, con i quali si identificano le raccomandate semplici inviate dai privati. Bisogna poi tenere presente che anche il colore dell’avviso può variare. Quello bianco solitamente riguarda le raccomandate market o quelle ordinarie. Mentre l’avviso di colore verde riguarderà gli atti giudiziari.
Raccomandata ordinaria codici
I codici della raccomandata ordinaria possono far capire molto sul tipo di comunicazione che abbiamo ricevuto. Per questo è importante controllare che il numero rientri tra questi per escludere che si tratti di atti giudiziari:
- 665: raccomandata market, comunicazioni legali o assicurative
- 648, 649, 669 e 616: banche, istituti di credito o avviso di pagamento da Agenzia Entrate
- 684 e 6951: comunicazioni da INPS o società di fornitura energia per sollecitare pagamento bollette scadute
- 608, 609: Pubblica Amministrazione.
Codice atti giudiziari
Nel controllare il codice raccomandata bisogna fare particolare attenzione ai numeri iniziali che potrebbero identificare le comunicazioni più pericolose. Ovvero quelle relative agli atti giudiziari, pignoramenti, sfratti, avvisi di garanzia e citazioni in giudizio. Questi sono:
75, 76, 77, 78, 79, 786, 787 e 788: relativi a decreti ingiuntivi, sentenze, multe, notifiche di pagamento dal fisco, preavvisi di pignoramento. Spesso in queste comunicazioni è indicata anche la sigla AG.
Cosa succede se non si ritira la raccomandata
Erroneamente si crede che non andando a ritirare la raccomandata si possa guadagnare tempo utile facendo finta di non aver ricevuto la comunicazione. Non è così, infatti per legge il cittadino ha alcuni giorni di tempo dopo i quali si intende la lettera come già ricevuta e letta. Gli effetti contenuti nell’atto quindi sono prodotti lo stesso, anche se la comunicazione o la multa arriva solo ed esclusivamente tramite PEC .
Ad esempio in caso di cartella esattoriale non pagata, il pignoramento o fermo amministrativo scatterà lo stesso. Pertanto è importante ritirare sempre la posta per difendersi in caso di comunicazioni errate e presentare ricorso. Ci sono poi due distinti periodi, trascorsi i quali la raccomandata, se non ritirata, viene rispedita al mittente:
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- 30 giorni per le raccomandate ordinarie A/R
- 180 giorni per gli atti giudiziari
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