Pensione 2022: contributi volontari Inps, versamento e calcolo

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14/02/2022

Pensione 2022: contributi volontari Inps, versamento e calcolo

Pensione 2022, contributi volontari Inps verso la rivalutazione per l’accredito nell’estratto conto dell’ente previdenziale. Chi desidera avvalersi dell’opzione dovrà quindi fare fronte a versamenti più elevati, per un impegno finanziario che sale di almeno 67 euro rispetto al 2021. L’adeguamento deriva ovviamente dall’aggiornamento all’inflazione.

Per spiegare il concetto in modo semplice, si tratta dello stesso meccanismo che viene applicato al fine di rivalutare gli assegni di coloro che sono a riposo e hanno già ottenuto l’agognata quiescenza. Di fatto, l’aggiornamento funziona su un doppio binario e trova applicazione da un lato verso i lavoratori che devono versare i contributi. Dall’altro lato verso chi ritira l’assegno pensionistico.

Pensione 2022: quest’anno l’importo da versare torna a salire

Fatta questa opportuna premessa, è importante evidenziare che nel corso del 2022 torna a salire l’importo da versare per ottenere il riconoscimento di una piena annualità da parte dell’Inps. Il dato utilizzato per l’adeguamento all’inflazione corrisponde all’1,9%. Ne consegue che anche i contributi devono essere corretti secondo questo parametro.


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Sono coinvolte in tale processo tutte le tipologie di contribuzioni legate alla previdenza obbligatoria. In merito ai versamenti volontari, nel corso del 2022 è necessario versare almeno 3606,17 euro, contro i 3538,81 euro del 2021.

Contributi volontari 2022: cosa sono e come funzionano

I versamenti volontari possono essere effettuati dal lavoratore che ha cessato o interrotto l’attività. L’obiettivo è di perfezionare i requisiti di assicurazione e contribuzione, così da raggiungere il diritto alla pensione oppure incrementare l’importo dell’assegno. La scelta di effettuare versamenti volontari può quindi essere dettata da differenti ragioni.

Il motivo principale resta però quello di accesso alla pensione. Pertanto, molti lavoratori decidono di effettuare questi versamenti per maturare i contributi minimi alla fruizione dell’assegno previdenziale. In alternativa, è possibile utilizzare questa opzione anche per ottenere un’uscita anticipata dal lavoro.

Di fatto, all’interno del nostro ordinamento i contributi volontari sono utili per il perfezionamento del diritto e per la determinazione di tutte le pensioni dirette (vecchiaia, anzianità, assegno ordinario d’invalidità e inabilità) e di quelle indirette (superstiti e reversibilità).


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Come si calcola il versamento dei contributi volontari dei dipendenti nel 2022

Per calcolare l’importo dei versamenti volontari è necessario applicare alla retribuzione di riferimento l’aliquota contributiva attualmente in vigore. Questa corrisponde al 27,87% per gli ex dipendenti autorizzati fino al 31 dicembre 1995. Il dato sale al 33% per le autorizzazione successive a tale data. I contributi minimi per il 2022 corrispondono quindi a 3045,58 euro e a 3606,17 euro.

La situazione per artigiani e commercianti in merito alla contribuzione volontaria

Per quanto concerne artigiani e commercianti, la prosecuzione volontaria è regolata dalla legge numero 233 del 1990. L’impianto normativo richiama otto diverse classi di reddito. L’aliquota contributiva è al 24% per gli artigiani, mentre sale al 24,48% per i commercianti. Cresce anche l’aliquota relativa ai coadiuvanti con età al di sotto dei 21 anni: si tratta del 22,80% per gli artigiani e del 23,38% per i commercianti.

I versamenti volontari degli iscritti alla gestione separata Inps

Concludiamo con i versamenti volontari legati alla gestione separata Inps. In questo caso, la normativa prevede il pagamento del 25% del reddito percepito negli ultimi 12 mesi antecedenti la domanda di autorizzazione per i titolari di partite Iva. Coloro che invece sono legati a precedenti contratti di para subordinazione o collaborazione dovranno versare il 33%.

Nel corso del 2022, il minimale dei collaboratori da considerare per vedersi accreditare un’intera annualità cresce a 4060,8 euro, in virtù del nuovo adeguamento. Per i professionisti si sale invece a 5360,28 euro.

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