Pensione anticipata APE sociale: domande INPS entro il 31/03

Autore:
02/03/2022

Pensione anticipata APE sociale: domande INPS entro il 31/03

Pensione anticipata APE sociale, resta meno di un mese per effettuare l’invio della richiesta di accesso alla misura centrando la prima finestra utile. La scadenza è confermata all’interno del messaggio INPS n. 274/2022, con il quale l’ente previdenziale ha confermato le modalità di rinnovo dell’opzione prevista all’interno dell’ultima legge di bilancio.

I lavoratori che vogliono usufruire del provvedimento dovranno continuare a seguire l’iter della doppia pratica. La prima prevede l’istanza di riconoscimento delle condizioni di accesso, seguendo i requisiti aggiornati dalla finanziaria. Le condizioni dovranno essere maturate interamente nel corso del 2022. Una volta ottenuto il via libera, il lavoratore potrà quindi procedere con l’invio della domanda vera e propria di pensionamento.

Pensione anticipata APE sociale: i requisiti previsti nel 2022

Possono chiedere di accedere all’APE sociale 2022 tutti i lavoratori che risultano iscritti all’AGO dell’Inps, alle forme sostitutive ed esclusive e alla gestione separata. Non possono accedere i lavoratori che effettuano versamenti presso le casse professionali di previdenza. Il requisito anagrafico è fissato al compimento dei 63 anni di età, mentre quello contributivo varia da 30 a 36 anni in base alla specifica situazione di disagio vissuta dal lavoratore.


Leggi anche: Licenziamento durante malattia, è possibile? Cosa succede se si supera il limite

L’APE sociale offre un’indennità di accompagnamento alla pensione, con un tetto massimo fissato a 1500 euro. Possono beneficiarne con 30 anni di versamenti i lavoratori che si trovano in stato di disoccupazione dopo la cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento (anche collettivo). Rientrano le dimissioni per giusta causa o con risoluzione consensuale. È indispensabile aver esaurito l’eventuale prestazione di disoccupazione.

Possono inoltre beneficiarne coloro che assistono da almeno sei mesi il coniuge, l’unito civilmente o un parente di primo grado convivente con handicap grave. Rientrano anche i genitori e i parenti di secondo grado o un affine convivente, qualora i genitori o i parenti di primo grado abbiano compiuto 70 anni. Oppure risultino affetti anch’essi da patologie invalidanti.

Infine, è possibile accedere all’APE sociale con 30 anni di versamenti anche con una riduzione della capacità lavorativa riconosciuta dall’invalidità civile. Purché questa risulti uguale o superiore al 74%. Per quanto concerne l’accesso all’agevolazione con 36 anni di versamenti, questa è indirizzata verso coloro che hanno svolto per almeno 7 anni negli ultimi 10, oppure 6 anni negli ultimi 7 una delle attività gravose o usuranti riconosciute dalla legge.

I nuovi beneficiari inseriti nell’APE sociale con la legge di bilancio 2022

In merito a quest’ultimo punto, la nuova finanziaria ha allargato il perimetro dell’agevolazione di legge, stabilendo l’accesso all’APE sociale con 36 anni di versamenti a ulteriori categorie di lavoratori. Tra questi rientrano: professori di scuola primaria, pre primaria e professioni assimilate, tecnici della salute, addetti alla gestione dei magazzini e professioni assimilate. Professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali, operatori della cura estetica, professioni qualificate nei servizi personali e assimilati.


Potrebbe interessarti: Tredicesima mensilità 2023: a chi spetta, quanto viene tassata e come si calcola

Artigiani, operai specializzati, agricoltori, conduttori d’impianti e macchinari per l’estrazione e il primo trattamento dei minerali. Operatori d’impianti per la trasformazione e lavorazione a caldo dei metalli, conduttori di forni e altri impianti per la lavorazione del vetro, della ceramica e di materiali assimilati. Conduttori d’impianti per la trasformazione del legno e la fabbricazione della carta, operatori di macchinari e d’impianti per la raffinazione del gas e dei prodotti petroliferi, per la chimica di base e la chimica fine e per la fabbricazione di prodotti derivati dalla chimica.

Le altre attività riconosciute dalla legge

Conduttori d’impianti per la produzione di energia termica e di vapore, per il recupero dei rifiuti e per il trattamento e la distribuzione delle acque, conduttori di mulini e impastatrici, conduttori di forni e di analoghi impianti per il trattamento termico dei minerali. Operai semi qualificati di macchinari fissi per la lavorazione in serie e operai addetti al montaggio, operatori di macchinari fissi in agricoltura e nella industria alimentare; conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento.

Personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci; personale non qualificato nei servizi di pulizia di uffici, alberghi, navi, ristoranti, aree pubbliche e veicoli. Portantini e professioni assimilate, professioni non qualificate nell’agricoltura, nella manutenzione del verde, nell’allevamento, nella silvicoltura e nella pesca. Professioni non qualificate nella manifattura, nell’estrazione di minerali e nelle costruzioni. Infine, i ceramisti e i conduttori d’impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta possono accedere all’APE sociale con 32 anni di versamenti.

I termini di d’invio della domanda di riconoscimento: la prima finestra si chiude il 31/03

Attenzione ai termini d’invio per la domanda di riconoscimento dei requisiti di accesso all’APE sociale nella prima finestra utile. Quest’ultima prevede infatti che l’istanza sia inoltrata all’Inps entro il prossimo 31 marzo 2022. Le ulteriori scadenze prevedono la seconda finestra al 15 luglio e l’ultima al 30 novembre. L’Inps verifica le pratiche e le accetta in presenza dei requisiti fino a esaurimento dei fondi disponibili.

Per questo motivo, se si è interessati all’opzione di prepensionamento e si dispone dei requisiti utili per accedere è bene non tergiversare. Le pratiche di riconoscimento e di accesso alla pensione possono essere inviate in autonomia da parte del lavoratore. Oppure tramite il servizio prestato da un patronato. Nella seconda opzione sarà quest’ultima a compilare la domanda e inviarla all’Inps per conto del lavoratore.

Nel proprio messaggio l’Inps specifica che “sono disponibili, nella sezione Moduli in Prestazioni e servizi sul sito dell’Istituto i modelli per le attestazione che i datori di lavoro”. Questi devono rilasciare la certificazione ai lavoratori. Si tratta di documenti indispensabili e da allegare alla richiesta di accesso all’APE sociale per la categoria dei lavori gravosi o usuranti. I modelli sono infine differenziati a seconda che il richiedente del beneficio sia un lavoratore dipendente del settore privato, del settore pubblico (AP148) o un lavoratore domestico (AP149).

Le foto presenti in questo articolo sono concesse in licenza a Giddy Up srl