Pensione quota 100 lavoratore dipendente: quando la decorrenza del trattamento?
Per chi raggiunge i requisiti di pensionamento nel 2021 molto spesso sorge il dubbio del diritto alla quota 100: a causa della finestra di attesa, infatti, la decorrenza potrebbe slittare nel 2022. Cosa accade in questi casi?
Con l’avvicinarsi della scadenza della quota 100 i lavoratori che pensano di poterci rientrare, ovviamente, sono impazienti di sapere se con i requisiti in loro possesso, o con quelli che raggiungeranno entro la fine del 2021, potranno presentare domanda di pensione.
Pensione quota 100 lavoratore dipendente
Ovviamente la preoccupazione principale è rappresentata dal fatto che se non si riesce a rientrare nel pensionamento con quota 100 si potrebbe essere soggetti ad uno scalone di 5 anni per poter accedere alla quiescenza, non sapendo quale misura potrebbe prendere il posto della quota 100.
Un lettore, proprio sulla scia di questa preoccupazione, scrive per chiedere:
Sono un lavoratore dipendente, ho 39 anni di contributi, e il 2021 ad Agosto compio 62 anni , quando potrò andare in pensione con quota cento?
La quota 100 prevede una finestra di attesa di 3 mesi dal raggiungimento dei requisiti per i dipendenti del settore privato mentre per i dipendenti pubblici l’attesa è di 6 mesi.
Nel suo caso il requisito da raggiungere è quello dei 62 anni, ad agosto 2021. Se è un dipendente privato il diritto alla pensione scatta dal 1 dicembre 2021, se è un dipendente pubblico, invece, dal 1 marzo 2022.
Fermo restando il suo diritto alla pensione con la quota 100, che è riservata a coloro che raggiungono i requisiti di accesso entro il 31 dicembre 2021, dovrà, poi, attendere la finestra di 3 o 6 mesi per veder liquidato il suo assegno pensionistico.
Rientra, quindi, in ogni caso nel diritto alla pensione con quota 100, anche se fosse un dipendente privato e la finestra di attesa di 6 mesi facesse slittare la decorrenza del trattamento pensionistico dopo la fine del 2021. Ovviamente può anche decidere di continuare a lavorare per tutta la durata della finestra di attesa, importante è che cessi l’attività lavorativa almeno il giorno prima della decorrenza della pensione.
Le consiglio, in ogni caso, di presentare domanda di pensione non appena compie i 62 anni per essere sicuro che la liquidazione dell’assegno coincida con la decorrenza del trattamento previdenziale per non rischiare di restare dei mesi senza reddito (mesi che poi le sarebbero corrisposti a titolo di arretrati, dal momento in cui decorre il diritto alla pensione).
Per approfondire consiglio la lettura dell’articolo: Quando in pensione con quota 100 e quando la decorrenza del trattamento