Pensioni: quota 41 come bracciante agricolo, rientra nei precoci e nei gravosi?

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03/06/2020

Pensioni: quota 41 e lavoro come bracciante agricolo rientra tra le categorie di lavoro gravoso? Verifichiamo le possibilità e il codice ISTAT di riferimento.

Pensioni: quota 41 come bracciante agricolo, rientra nei precoci e nei gravosi?

Pensioni e quota 41 la categoria di bracciante agricolo e considerata un lavoro gravoso? Oggi esaminiamo una domanda di lettore che punta a questa informazione, comune a molti. In effetti tra le pensioni: quota 41 e Ape sociale prevedono 15 categorie di lavori gravosi che sono tutelati rispetto ad altre, perché permettono l’accesso alla pensione anticipata. Entrambe le misure fanno parte delle pensioni news in vigore nel 2020.

Pensioni: quota 41 e bracciante agricolo

Salve, sono nato il 15/12/1960 ho iniziato a lavorare il 02/02/1976 (46 settimane)  nel 77 (52settimane) nel 78 (52settimane) nel 79 (52 settimane), da oltre 35 anni lavoro come bracciante agricolo, in data 30/09/19, ho accumulato 2137settimane contributivi. La mia domanda è i braccianti agricoli rientrano nella categoria lavori gravosi? E io faccio parte della categoria precoci? Grazie per una vostra risposta. Cordiali saluti (Salvatore L.)

Categoria lavoro gravoso: operai dell’agricoltura, zootecnia e pesca

Gentile Salvatore,

lei ha iniziato a lavorare all’età di 16 anni, prima del compimento del diciannovesimo anno di età e ha maturato più di un anno (52 settimane) di contributi, quindi, rientra nella categoria dei lavoratori precoci.

Lei ha accumulato 2137 settimane di contributi ad oggi e sono circa 41 di contributi, e anche qui ci siamo con il montante contributivo richiesto.


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In riferimento alla categoria lavorativa come braccianti agricoli, sono considerati i lavoratori assunti con le categorie di  operai dell’agricoltura, zootecnia e pesca, con la seguente classificazione Istat:  6.4.1 – 6.4.2 – 6.4.3 – 8.3.1 – 8.3.2

Rientra nella categoria di lavoro gravoso il personale con qualifica di operaio che svolge le seguenti attività lavorative:

Operai agricoli specializzati: coloro che eseguono e  pianificano tutte le operazioni necessarie a coltivare prodotti agricoli destinate al consumo alimentare e non, rendendo produttive colture in pieno  campo, vivai,  coltivazioni legnose, orti stabili e serre.

Operai specializzati della zootecnia: che svolgono un lavoro di cura, della alimentazione e  custodia di animali da allevamento per produrre carne o altri prodotti destinati al consumo alimentare o la trasformazione e produzione industriale.

Altri operai agricoli: che svolgono attività di coltura e di allevamento  e mettono a produzione in modo non specialistico o univoco.

Operai non qualificati nell’agricoltura e nella manutenzione del verde: attività di routine di coltivazione agricola, compiti semplici e manutenzione parchi, giardini e delle aree verdi.

Operai non qualificati addetti alle foreste, alla cura degli animali, alla pesca e alla caccia: svolgono compiti di routine e  semplici  per la cura e l’accompagnamento degli animali, per il mantenimento delle foreste e per la pesca e la caccia.

Se lei rientra in una delle categorie evidenziate classificate con uno dei codici Istat evidenziati, può presentare domanda pensione quota 41 in base alle regole e le scadenze di inoltro.

Le consiglio di rivolgersi ad un patronato e con loro controllare la documentazione per verificare la categoria di assunzione se corrisponde a quella richiesta per il lavoro gravoso.


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Se non rientra nelle categorie elencate, può accedere alla pensione anticipata appena maturerà un requisito di 42 e 10 mesi di contributi a prescindere dall’età anagrafica. Questa misura non ha vincoli, serve solo il requisito contributivo.

Entrambe le misure pensionistiche: quota 41 e pensione anticipata prevedono una finestra mobile di tre mesi dal perfezionamento dei requisiti.

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