Pensioni, sconto di 5 mesi nel 2023 ma non per tutti: come funziona e chi può richiederlo

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04/05/2023

Pensioni, sconto di 5 mesi nel 2023 ma non per tutti: come funziona e chi può richiederlo

C’è una possibilità che, nel 2023, riguarderà le pensioni degli italiani e che i futuri pensionati non possono non cogliere. Si potrà, cioè, ottenere una sorta di sconto sull’età richiesta per la pensione.

Sconto che sarà pari a 5 mesi di anticipo, rispetto a quella che sarebbe l’età pensionabile fissata attualmente dalla normativa.

Quindi, in sostanza, coloro a cui mancano 5 mesi per compiere i canonici 67 anni per andare in pensione potrebbero avere diritto ad accedere anticipatamente al trattamento pensionistico.

Tuttavia, questa opportunità non sarà valida per tutti, dato che sarà necessario rispettare tutta una serie di requisiti di accesso, senza i quali non sarà possibile richiedere il trattamento in anticipo.

Ecco, dunque, a chi è riservata questa opportunità, come funziona e come accedervi.

In pensione 5 mesi prima: come funziona lo “sconto”

In sostanza, come sappiamo, attualmente l’età di accesso alla pensione di vecchiaia è fissata a 67 anni di età già compiuti.

Grazie all’opportunità che stiamo analizzando, invece, sarà possibile accedere al trattamento in anticipo, per la precisione dopo aver compiuto 66 anni e 7 mesi.

Questo sconto pari a 5 mesi è stato concesso grazie ad un adeguamento: dato che l’aspettativa di vita è aumentata ed il requisito anagrafico è molto elevato, si è deciso di concedere una possibilità in più a determinati lavoratori.

Ma non a tutti, come abbiamo già anticipato: per la maggior parte dei futuri pensionati, purtroppo, l’età per l’accesso al trattamento pensionistico di vecchiaia resta fissato ai canonici 67 anni già previsti dalla normativa.

Pensione, sconto di 5 mesi nel 2023, ma non per tutti: chi può richiederlo

Potranno infatti accedere alla pensione di vecchiaia con 5 mesi di anticipo i lavoratori che svolgono mansioni particolarmente faticose.

Nello specifico, il DL n.67/2011 ha stilato un elenco di lavoratori ammessi allo “sconto”, che potranno accedere alla pensione a 66 anni e 7 mesi.

Tra questi, coloro che lavorano in miniere, cave, cassoni ad aria compressa, palombari, chi è costretto a mansioni in spazi ristretti, chi presta lavoro notturno, chi è esposto all’amianto per lavoro.

Sono ammessi inoltre allo sconto e al trattamento anticipato di cinque mesi i lavoratori che sono esposti a particolari rischi sul lavoro (ad esempio chi utilizza apparecchi termici, i costruttori di auto e altri apparecchi o prodotti, chi lavora a contatto con prodotti sintetici), chi conduce veicoli per trasporto collettivo.

Nel 2018 il Ministero del Lavoro ha inoltre aggiornato la lista, aggiungendo altre mansioni faticose, quali quelle relative alla conciatura, all’estrazione di metalli e all’edilizia. Possono poi accedere, grazie al nuovo aggiornamento, i professionisti della sanità e coloro che prestano assistenza personale, i conduttori di mezzi pesanti, i facchini, insegnanti ed educatori, operatori ecologici e personale di pulizia.

Infine, anche pescatori, agricoltori e marinai possono accedere alla pensione 5 mesi prima del previsto.

Le motivazioni per cui è concesso questo accesso anticipato al trattamento

La motivazione per cui questi lavoratori potranno accedere alla pensione 5 mesi prima è molto semplice.

L’ultima modifica dell’età prevista per accedere alla pensione di vecchiaia, risalente al 2019, è stato proprio pari a 5 mesi.

In ogni caso, si è pensato di concedere una tutela in più a coloro che, attualmente, sono impiegati in settori particolarmente usuranti.

Ossia tutti i settori analizzati ampiamente al paragrafo precedente.


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Non solo età anagrafica: la contribuzione richiesta per accedere alla pensione 5 mesi prima

Infine, ricordiamo che l’accesso anticipato alla pensione di vecchiaia, che consente ai lavoratori di cui abbiamo parlato ai paragrafi precedenti di accedere in anticipo alla pensione, viene consentito solo nel rispetto di un requisito specifico.

Non ci riferiamo soltanto a quello anagrafico: aver compiuti 66 anni e 7 mesi non basta.

Sarà infatti necessario rispettare anche un requisito contributivo, fissato ad almeno 30 anni di contributi regolarmente versati.

In ogni caso, mentre attendiamo novità sulla prossima Riforma Pensioni, per i lavoratori che assolvono a mansioni particolarmente faticose questo sconto di 5 mesi potrebbe comunque rappresentare un’opportunità da cogliere.

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