Tredicesima pensione dicembre 2022: pagamento, date, importi

Autore:
29/11/2022

Tredicesima pensione dicembre 2022: pagamento, date, importi

Tredicesima pensioni, quando arriva la mensilità integrativa del mese di dicembre? Molti pensionati si stanno domandando quale sarà l’effettiva data di accredito. Possiamo innanzitutto chiarire che il pagamento sarà effettuato il prossimo giovedì 1° dicembre 2022, contestualmente a quello relativo alla pensione di fine anno.

Cadendo all’interno della settimana, il giorno bancabile rimane infatti lo stesso sia per chi ha scelto di far versare la somma sul conto corrente bancario, sia per chi ha preferito il circuito di pagamento postale. Per conoscere in anticipo l’importo è invece possibile scaricare il cedolino dalla propria area riservata del sito Inps.

Per alcuni pensionati ci sarà poi anche l’aggiunta di un bonus aggiuntivo corrispondente a 154,94 euro. Mentre chi ha maturato la quattordicesima mensilità nella seconda parte dell’anno vedrà accreditata la parte spettante sempre nel mese di dicembre. Infine, ci sarà da considerare anche la rivalutazione anticipata parziale derivante dal Dl Aiuti Bis.

Tredicesima pensione dicembre 2022: come si calcola la tredicesima mensilità

Per coloro che desiderano comprendere in che modo viene calcolata la tredicesima mensilità, è necessario dividere l’importo totale percepito dell’anno per il numero di mesi di pensione ricevuti. In pratica, il meccanismo di stima della tredicesima è identico a quanto avviene normalmente per i lavoratori dipendenti.


Leggi anche: Licenziamento durante malattia, è possibile? Cosa succede se si supera il limite

Quello che cambia è invece il giorno di pagamento. Infatti, i pensionati ricevono la tredicesima nello stesso giorno in cui viene pagato l’assegno ordinario. Mentre i lavoratori devono attendere il pagamento del secondo cedolino, che può coincidere o meno con quello dello stipendio. È prassi però che la tredicesima venga comunque pagata prima delle vacanze natalizie.

Tredicesima pensione dicembre 2022: saranno presenti anche gli aumenti del Dl Aiuti Bis

Come già anticipato, all’interno dei cedolini di dicembre 2022 saranno presenti anche gli aumenti derivanti dall’anticipo dell’adeguamento all’inflazione. In particolare, i ratei godranno di un aumento del 2% rispetto al trattamento pensionistico lordo. Si tratta dell’applicazione del decreto legge numero 115 e risalente allo scorso mese di agosto.

L’incremento di fatto anticipa la rivalutazione Inps che decorrerà a partire dal 1° gennaio 2023. Il decreto ne prevede però l’applicazione solo alle pensioni con un importo massimo di 2692,00 euro. All’interno dello stesso decreto è previsto anche il calcolo anticipato del conguaglio relativo al 2021. In questo caso la percentuale corrisponde allo 0,2%.

A chi spetta l’importo aggiuntivo del mese di dicembre 2022

Ad alcuni pensionati spetterà anche un importo aggiuntivo corrispondente a 154,94 euro, introdotto ormai da circa un decennio in favore di alcune specifiche categorie. In particolare, i requisiti specificano che non bisogna possedere un reddito IRPEF superiore a una volta e mezza il trattamento minimo.

Qualora si risulti coniugati, non bisogna possedere redditi cumulati con il coniuge per un importo superiore a tre volte il trattamento minimo (in aggiunta al requisito precedente). Il pagamento sarà effettuato dall’Inps in via provvisoria e salvo eventuale recupero, visto che vengono presi come riferimento i redditi dell’anno precedente.

Quattordicesima mensilità dicembre 2022: a chi spetta

Concludiamo con il pagamento della seconda tranche della quattordicesima mensilità. Il pagamento avviene per coloro che perfezionano il requisito anagrafico (e che possiedono gli altri requisiti di legge) a partire dal 1° agosto e fino al 31 dicembre 2022. Rientrano inoltre i lavoratori che sono entrati in pensione nel corso del 2022.


Potrebbe interessarti: Tredicesima mensilità 2023: a chi spetta, quanto viene tassata e come si calcola

L’Inps rende noto che i pagamenti verranno effettuati tenendo conto del tasso di perequazione definitivo dell’1,9%. L’ente effettua in automatico il calcolo degli importi per gli aventi diritto e provvede alla relativa liquidazione.

In ogni caso, coloro che non hanno ricevuto il pagamento e che pensano di averne diritto possono presentare un’apposita richiesta di ricostituzione direttamente presso l’istituto previdenziale oppure tramite la consulenza di un patronato.

Le foto presenti in questo articolo sono concesse in licenza a Giddy Up srl