Fondo Impresa donna 2022: da maggio 200 milioni a fondo perduto

Autore:
01/04/2022

Fondo Impresa donna 2022: da maggio 200 milioni a fondo perduto

Fondo impresa donna 2022 al via a partire dal prossimo mese con uno stanziamento di quasi 200 milioni di euro. Dal MISE arrivano infatti le istruzioni operative da seguire al fine di inviare la domanda e partecipare così all’erogazione pensata per rilanciare l’imprenditoria rosa. Il procedimento prevede la presentazione di un’apposita pratica a Invitalia, che si occuperà di gestire l’erogazione.

Il decreto attuativo dello scorso 30 marzo ha infatti definito tempi e modalità dell’agevolazione. Fissando al prossimo 5 maggio 2022 il primo giorno utile per la compilazione del modulo connesso all’avvio di nuove imprese amministrate in rosa. Con questo passaggio, il Fondo impresa donna previsto dalla scorsa manovra diventa pienamente operativo.

L’obiettivo è di ampliare la platea delle imprenditrici, ma allo stesso tempo si punta anche a una riduzione del gender gap dal punto di vista delle donne che risultano attive nel mondo del lavoro.


Leggi anche: Licenziamento durante malattia, è possibile? Cosa succede se si supera il limite

Fondo Impresa donna 2022: lo schema di riferimento dell’agevolazione all’auto imprenditorialità in rosa

Dal punto di vista pratico, il recente decreto attuativo del ministero dello Sviluppo Economico pone in essere il quadro di riferimento per l’applicazione della nuova agevolazione. La quale vede innanzitutto uno stanziamento di quasi 200 milioni di euro, a supporto degli obiettivi di crescita delle quote rosa nel mondo del lavoro. Così come indicato anche all’interno del PNRR.

Di questi, circa 50 milioni di euro sono destinati a nuovi progetti d’imprenditoria femminile. Mentre la parte restante dovrà essere impiegata per lo sviluppo e il consolidamento delle attività in rosa già operative.

In aggiunta, il 40% delle risorse del PNRR andranno stanziate in favore di progetti realizzati nelle regioni svantaggiate economicamente, come Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Il restante 60% prevede invece nuovi interventi finalizzati a sostenere imprese femminili costituite in forma d’impresa individuale o autonoma.

Nuovo fondo per l’imprenditoria femminile: il calendario per l’invio delle domande

Per quanto concerne il calendario per l’invio delle domande, le agevolazioni hanno finestre temporali diverse in base all’anzianità dell’azienda. In particolare, per l’avvio di nuove attività rosa si partirà il prossimo 10 maggio 2022 per la compilazione della pratica, mentre la domanda vera e propria andrà inviata dalle ore 10h00 del 19 maggio.


Potrebbe interessarti: Tredicesima mensilità 2023: a chi spetta, quanto viene tassata e come si calcola

Le richieste legate allo sviluppo di imprese femminili già in essere prevedono invece la compilazione della domanda dal prossimo 24 maggio alle ore 10h00, mentre allo stesso orario del 7 giugno 2022 sarà possibile procedere con l’invio della pratica.

Le richieste dovranno risultare compilate dal rappresentante legale dell’impresa, oppure dalla persona fisica in caso di lavoro autonomo o attività in fase di costituzione. Per procedere sarà necessario recarsi sul sito di Invitalia e accedere all’apposita area riservata.

Come funzionano i contributi a fondo perduto del fondo impresa donna

Entrando nel merito degli stanziamenti e delle spese ammissibili per la nascita di nuove imprese rosa, l’importo massimo a fondo perduto è dell’80% (con un limite fissato a 50mila euro) per spese non superiori a 100mila euro. Si arriva al 90% per le donne in stato di disoccupazione. La copertura massima scende invece al 50% per spese superiori a 100mila euro e fino a un tetto massimo di 250mila euro.

Esiste anche la possibilità di un finanziamento di durata massima corrispondente a otto anni per le imprese femminili già avviate. Il prestito è a tasso zero e le spese ammissibili possono arrivare a 400mila euro. Il Mise specifica che le spese ammissibili devono fare riferimento a costi per immobilizzazioni materiali e immateriali, servizi cloud, personale dipendente o capitale circolante.

Infine, le richiedenti possono usufruire anche di servizi di assistenza tecnico gestionali. In particolare per un importo di 2mila euro a copertura del 50% delle spese di marketing e comunicazione e di 3mila euro per la formazione su competenze specialistiche e strategiche, al fine di valorizzare le risorse garantite dal fondo impresa donna.

Le foto presenti in questo articolo sono concesse in licenza a Giddy Up srl