Cambio sim e portabilità numero: ecco le nuove regole

Autore:
10/11/2022

Cambio sim e portabilità numero: ecco le nuove regole

Cambio sim e portabilità numero, a partire dal prossimo 14 novembre cambia il meccanismo di passaggio, apportando maggiori tutele per i consumatori. L’obiettivo è di contrastare le eventuali truffe che possono verificarsi durante le pratiche. I gestori di telefonia mobile saranno obbligati ad espletare un passaggio in più rispetto al passato.

Di fatto, dovranno avvisare gli utenti della procedura in corso. In questo modo, non sarà più possibile il verificarsi di cambi ad insaputa degli utenti di telefonia. Le nuove regole sono state previste dall’Agcom, l’Autorità garante delle comunicazioni. L’aggiornamento prevederà alcuni adempimenti diversi per coloro che desiderano cambiare gestore, pertanto è interessante conoscere tutti i dettagli.

Cambio sim e portabilità numero: cos’è il rischio swap e come funzionano le nuove tutele

Dal punto di vista pratico, il nuovo cambio di regolamentazione è finalizzato a proteggere i consumatori contro le frodi creditizie. Infatti, l’aggiornamento delle procedure renderà più difficili i furti di identità. Si tratta di un fenomeno che sta continuando a colpire il settore nonostante il progredire della tecnologia, con riverberi anche sul comparto finanziario. Tutto ciò, nonostante il progressivo inasprimento delle regole e la maggior attenzione alla sicurezza digitale.


Leggi anche: Licenziamento durante malattia, è possibile? Cosa succede se si supera il limite

Attraverso il cosiddetto sim swap, i truffatori riescono ad ottenere il controllo del numero di telefono della vittima. Questo passaggio è indispensabile nel momento in cui si tenta di rubare le credenziali di accesso con le quali gli istituti di credito regolano i propri contatti con gli utenti.

I furti di identità tramite sim valgono 125 milioni di euro l’anno

Riassumendo, i truffatori online hanno da tempo la necessità di rubare non solo le credenziali di accesso alla banca, ma anche la modalità di ricezione della one time password. Questa viene tipicamente comunicata tramite SMS dagli istituti di credito. Ecco quindi che diventa essenziale ottenere il controllo del numero di telefono dell’utenza collegata al conto bancario.

Attraverso questo passaggio, le vittime subiscono un cambio di sim con furto d’identità. Successivamente, si vedono svuotare il proprio conto corrente. L’osservatorio gestito dal sistema Crif ha rilevato che truffe di questo genere comportano perdite per circa 125 milioni di euro ogni anno. Da qui l’esigenza dell’Agcom di intervenire con regole maggiormente stringenti.

Come agiscono i truffatori che operano su portabilità sim e cambio numero

Al fine di ottenere il controllo del numero di telefono, i truffatori chiedono e ottengono dall’operatore mobile un cambio di sim. Trasferiscono quindi il numero della vittima su una nuova scheda mobile, che risulta in loro possesso. Questo gli permette di diventare operativi sul conto corrente.

Per riuscirci, utilizzano documenti falsi. In altri casi, è stata dimostrata la compiacenza del negoziante, che si presta al sistema truffaldino. Il punto da sottolineare è che prima del nuovo cambio di regole l’utente era del tutto ignaro del passaggio di sim oppure di operatore in corso.

In tali casi, l’utente può provare a rivalersi sulla compagnia telefonica. Ma per farlo deve agire tramite vie legali. E la sentenza a proprio favore non è comunque scontata. In aggiunta, è importante sottolineare che i rischi non sono limitati solo al settore bancario. Infatti, rubare la sim permette anche di accedere ai diversi account social oppure all’account email personale.


Potrebbe interessarti: Tredicesima mensilità 2023: a chi spetta, quanto viene tassata e come si calcola

Come funzionano le nuove regole per il cambio della sim o di operatore

Al fine di tutelare gli utenti contro i rischi appena evidenziati, l’Agcom ha previsto regole restrittive per il passaggio di sim oppure il cambio di operatore. In particolare, quest’ultimo non potrà più accettare la richiesta tramite una delega, come avveniva in precedenza. L’utente dovrà presentare la copia del documento di riconoscimento e del codice fiscale, oppure della tessera sanitaria. Oltre alla copia della sim dell’attuale operatore (tranne che in caso di furto).

L’operatore sarà quindi tenuto ad inviare un sms sulla sim in fase di disattivazione. E dovrà ottenere una risposta affermativa dell’utente sul cambio richiesto. In questo modo, si potranno evitare subentri ad insaputa dell’intestatario. In caso invece di sim non funzionante, l’utente dovrà consegnarla all’operatore per procedere al cambio.

Cosa succede in caso di furto o smarrimento della sim

Come anticipato, la stessa procedura non può essere utilizzata qualora si verifichi il furto oppure lo smarrimento della carta sim. Questo perché non sarà possibile rispondere all’sms di conferma inviato dall’operatore. L’Agcom ha quindi previsto che l’invio dell’sms avvenga comunque al numero della presunta sim smarrita. In tal caso, varrà però il meccanismo del silenzio assenso.

Chiaramente, in questo scenario l’utente dovrà fare particolare attenzione. Qualora avvenga lo smarrimento della sim, può essere infatti utile disattivare temporaneamente l’opzione sms per le doppie autenticazioni, vincolando le autenticazioni alle app presenti sul cellulare.

Questi aggiornamenti dovrebbero portare in sicurezza il sistema del cambio sim e della portabilità del numero. Gli operatori hanno iniziato a raccogliere le richieste di passaggio con le nuove regole già a partire dallo scorso 7 novembre, per arrivare alla piena operatività entro il giorno 14. Non resta quindi che osservare cosa accadrà nei prossimi mesi, per capire se la nuova delibera dell’Agcom avrà effettivamente gli effetti sperati.

Le foto presenti in questo articolo sono concesse in licenza a Giddy Up srl