3 Motivi per i quali le banche rifiutano il mutuo

Autore:
15/11/2020

La banca rifiuta di concedere il mutuo, cosa fare? Ecco le motivazione e cosa fare per far valere i propri diritti.

3 Motivi per i quali le banche rifiutano il mutuo

banca-mutuo

Contrarre un mutuo per acquisto casa oggi è davvero conveniente perché i tassi (variabile e fisso) sono ai minimi storici.

Anche considerando tutte le difficoltà economiche accedere ad un mutuo oggi per acquistare la prima casa è davvero allettante. Dopo aver trovato finalmente la casa dei sogni si cerca la banca che concede il mutuo, ma cosa fare se la banca si rifiuta?

Perché la banca ha rifiutato di concedere il mutuo?

Prima di tutto è capire il perché la banca ha rifiutato il mutuo, forse è dipeso da un tuo errore, oppure sei un cattivo pagatore segnalato al CRIF.  


Leggi anche: Licenziamento durante malattia, è possibile? Cosa succede se si supera il limite

Prima di rivolgerti ad altre banche che potrebbero rifiutarti la concessione del mutuo, ti consiglio di rivolgerti all’Arbitro bancario finanziario, che può Interloquire per te. 

Motivazione del rifiuto del mutuo

Analizziamo quali sono le motivazione che spingono la banca al rifiuto del mutuo:

Rifiuto per mancanza di garanzie

La prima potrebbe essere la situazione lavorativa. Ad esempio un contratto a tempo determinato con la richiesta di un mutuo trentennale. La banca chiede certezze e soprattutto che il richiedente riesca a coprire il debito. 

In questi casi oltre al contratto a termine alla banca bisogna fornire altre garanzie, la figura di un garante disposto a farsi carico del debito nel caso il richiedente non sia in grado di sostenere il mutuo.

Rifiuto per congruità rata e reddito

La seconda causa potrebbe essere il rapporto tra il reddito e la rata di mutuo da pagare.

La rata troppo alta per essere sostenuta nel tempo in base al reddito del richiedente. La banca deve considerare anche le condizioni di vita.


Potrebbe interessarti: Tredicesima mensilità 2023: a chi spetta, quanto viene tassata e come si calcola

Di solito tale rapporto non deve superare il 35 per cento e la banca si può spingere fino ad un massimo del 50 per cento.

Questo significa che ogni mese il contraente dovrà versare metà del suo stipendio alla banca per pagare il mutuo. 

La banca considera i redditi dichiarati e dimostrabili, altre fonte di reddito non dimostrabili non possono essere considerate

Rifiuto per cattivo pagatore

Il terzo motivo e quello sopra esposto, è nel caso il richiedente in passato sia stato un cattivo pagatore e quindi, iscritto nel registro Crif. La cosiddetta lista nera dei cattivi pagatori, se il debito è stato assolto e non ci sono pendenze in atto, è possibile chiedere la cancellazione dal Crif. 

Occhio ad avere conti morti che non utilizzate, perchè le spese bancarie ed i bolli potrebbero portarvi in negativo e quindi potreste trovarvi iscritti al Crif per pochi euro.

Cosa fare se la banca rifiuta il mutuo

In tutti questi casi e anche se non sono chiare le ragioni del mancato riconoscimento del mutuo dal parte della banca, è possibile rivolgersi all’Arbitrio Bancario e Finanziario (Abf) che può intercedere e capire se le motivazioni sono fondate e quali strade seguire. 

Le foto presenti in questo articolo sono concesse in licenza a Giddy Up srl