Assegno Unico Novembre 2023, rischio riduzione importi: quando viene pagato

Autore:
Valentina Simonetti
  • Esperta di Bonus, Fisco, Pensioni e Redditi
  • Autrice esperta di welfare ed economia aziendale
07/11/2023

Assegno Unico Novembre 2023, rischio riduzione importi: quando viene pagato

Assegno unico, quando sarà pagato a novembre il sussidio per le famiglie con figli? Qualcuno potrebbe vedere l’importo decurtato a causa di limiti imposti per il reddito Isee. Attenzione quindi ad eventuali dati difformi, vediamo come fare per controllare la somma in arrivo e cosa fare per regolarizzare la propria posizione evitando tagli a sorpresa.

Assegno unico Novembre 2023, chi è a rischio riduzione

L‘Assegno Unico erogato nel mese di Novembre potrebbe subire tagli e riduzioni. Gli importi infatti per molti beneficiari saranno rimodulati in base a vari fattori. Per clune famiglie infatti la somma potrebbe a sorpresa arrivare anche a livello base e cioè 54 euro, come stabilito nel minimo dalla legge. Questo perché tutto dipende dall’attestazione Isee, che come previsto, è obbligatoria per certificare il livello economico e quindi verificare a quale fascia di importo si ha diritto, insieme alla composizione del nucleo familiare e all’età dei figli.

Se questo dovesse accadere comunque, come sottolinea anche l’Inps, c’è la possibilità di rimediare, andando a rettificare i dati e quindi permettendo all’istituto di calcolare al meglio il bonus. Fino a fine anno infatti i nuclei familiari che presentano difformità potranno inviare correzioni. Direttamente online o tramite CAF. Occhio però a risolvere qualsiasi problema prima del 31 dicembre per ottenere l’accredito di arretrati, altrimenti bisognerà attendere il primo conguaglio che è previsto per i primi mesi del 2024.


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Importi Assegno Unico, come controllare

Per controllare, non solo la data di accredito prevista, ma anche quale sarà l’importo, ogni beneficiario dell’Assegno Unico in possesso di credenziali SPID può entrare nel proprio fascicolo online Inps e verificare tutti i dati. In questa sezione del sito inoltre verranno comunicate anche eventuali divergenze o difformità rilevate che hanno fatto ridurre l’importo. Un canale utile per comunicare con l’Istituto di previdenza sociale in caso di problemi e per l’invio di qualsiasi dato che potrebbe incidere sull’importo del bonus, sia in riduzione che in aumento.

Quando viene pagato l’Assegno Unico a Novembre 2023? Le date

L’Assegno Unico di Novembre 2023 sarà accreditato a partire da metà mese. Probabilmente le date saranno differenti e a partire dal giorno 16 fino al 20 potranno susseguirsi i versamenti da parte dell’Inps. Queste si riferiscono a chi ha pagamenti regolari ed in corso da almeno un mese. Mentre chi ha avuto qualche problema o ha fatto la prima domanda a ottobre dovrà attendere ancora altri giorni e cioè fino a fine mese per vedere i bonifici.

Come già detto però, i titolari che hanno avuto difformità nella certificazione Isee dovranno al più presto provvedere ad una rettifica ufficiale o l’assegno unico tornerà alla cifra base di 54 euro a figlio.

Come fare per regolarizzare la posizione Isee

Quando l’Inps controlla i dati certificati nelle DSU e nella documentazione necessaria per l’ISEE delle famiglie beneficiarie di bonus come l’Assegno Unico, può a volte risultare che qualche dato manca in base alle verifiche incrociate. Si tratta infatti di un sistema avanzato che permette di andare a calcolare se gli importi inseriti sono giusti rispetto a quelli risultanti dagli archivi. Ad esempio da quelli dell’Agenzia delle Entrate per il reddito da lavoro e del Catasto per gli immobili di proprietà.

In caso di omissioni, anche se non dipendono dal contribuente ma da errori magari commessi dal CAF, si provvederà ovviamente a rimodulare la somma spettante. Per questo il rischio è di vedere l’importo del bonus figli tagliato, e non solo per il mese di novembre. Perché se si accertano errori più gravi, come redditi non dichiarati, il recupero della parte non spettante potrà avvenire anche con un conguaglio a debito che ne azzererà il totale. Entro il 31 dicembre 2023 quindi, ogni beneficiario dovrà provvedere a regolarizzare la propria posizione. Attestando tutti i dati correttamente, per permettere di proseguire con gli accrediti come in precedenza.

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